Nove vittime, ma i contagi scendono a 44 e meno ricoveri `

Nove vittime, ma i contagi scendono a 44 e meno ricoveri `
PANDEMIAROVIGO Quello appena trascorso è stato uno dei giorni più neri in termini di tributo di vite umane. Il Covid si è portato via nove persone in sole 24 ore: otto...

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PANDEMIA
ROVIGO Quello appena trascorso è stato uno dei giorni più neri in termini di tributo di vite umane. Il Covid si è portato via nove persone in sole 24 ore: otto residenti in Polesine e un paziente ricoverato in Area medica all'ospedale di Trecenta, ma proveniente da un'altra provincia. Sale quindi a 313 il conteggio delle vittime. Una macchia nera in una giornata che sul piano dei contagi non era andata male: solo 44 i nuovi positivi, l'incidenza settimanale sotto il 5 per cento (4,81 per la precisione) e 19 persone guarite. Un netto segno di contrazione della curva che si accompagna a un miglioramento generale della regione: nell'ultimo bollettino, tutte e sette le province sono sotto i 100 nuovi casi registrati.

LE VITTIME
I decessi aprono, quindi, il bollettino dell'Ulss 5 Polesana. La persona più giovane aveva 65 anni ed era un uomo residente in Basso Polesine, ricoverato in Aarea medica Covid ad Adria. Nelle stesse ore sono deceduti altri quattro uomini e altrettante donne: un 70enne dell'Alto Polesine, una 84enne di Rovigo che era in Terapia intensiva Covid, un 87enne del Basso Polesine. Le altre vittime avevano oltre 90 anni: tre donne di 91, 93 e 94 anni, un uomo di 91 ricoverato in Utic, la Terapia intensiva coronarica a Rovigo. La vittima residente fuori provincia era un uomo di 79 anni.
NUOVI POSITIVI
A marzo scorso, 44 positività sarebbero state accolte con preoccupazione. Oggi, dopo settimane a tripla cifra e gli ospedali pieni in ogni posto, è un dato confortante. Sono 2.512 le persone attualmente positive in provincia, a fronte di 3.082 persone in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, perché sono state a contatto con persone positive. Delle 44 nuove positività, 16 persone erano già in isolamento domiciliare e non sarà necessario effettuare ulteriori tracciamenti.
RICOVERI
Si alleggerisce leggermente la pressione dei ricoveri nelle strutture, ma i numeri sono ancora alti: 112 i pazienti Covid-positivi tra i quali la maggioranza (84 persone) a bassa intensità. Del totale, 66 pazienti sono in Area medica a Trecenta più altri 18 in Area medica ad Adria, 19 in Terapia intensiva Covid, sette nel reparto di Malattie infettive a Rovigo, un paziente in Psichiatria ad Adria e uno in Rianimazione a Rovigo.
La Terapia intensiva resta sotto stress con quasi venti pazienti.
CASE DI RIPOSO
I focolai all'interno della rsa Adria e dell'Opera pia Bottoni di Papozze rimangono i nodi più complessi in Polesine: sono coinvolti 67 pazienti più 13 operatori ad Adria e 43 ospiti più 22 operatori a Papozze. A Villadose si ha la terza situazione più critica con 34 ospiti e 19 operatori, subito dopo si trova l'Iras di Rovigo con 24 ospiti e 12 operatori, ma qui le proporzioni sono diverse poiché la struttura conta circa 300 persone.
A fronte della contrazione alla Casa albergo di Lendinara, segno della progressiva negativizzazione degli ospiti, 14 dei quali continuano però a essere positivi, il contagio sale alla San Martino di Castelmassa con 17 casi tra gli ospiti e cinque operatori. A Corbola e Crespino ci sono undici casi per ciascuna struttura, mentre nelle altre ci sono casi isolati.
VACCINAZIONI
Ieri il primo gruppo di operatori sanitari vaccinato ha potuto fare il richiamo del vaccino Pfizer, ottenendo così la copertura totale. Ci vorranno ancora 7-9 giorni perché il vaccino sia completamente attivo, ma è un punto di svolta importante per tutta la comunità, anche sul piano psicologico. In chiusura della giornata, ieri sono state effettuate ulteriori 130 vaccinazioni per il personale sanitario a completamento della fase di somministrazione della prima dose.

Il dato aggiornato a venerdì sera indica 6.730 persone in provincia di Rovigo vaccinate, delle quali 3.364 nelle case di riposo della provincia (sia ospiti che operatori) e 3.366 operatori sanitari dei servizi pubblici e privati. La percentuale di non adesione alla campagna vaccinale nelle case di riposo è al 2% tra gli ospiti e al 9% tra gli operatori, mentre sul fronte del personale sanitario dell'Ulss, l'adesione è prossima al 100%.
Roberta Paulon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino