LA VERTENZA ROVIGO Con la delibera approvata all'unanimità ieri sera dal

LA VERTENZA ROVIGO Con la delibera approvata all'unanimità ieri sera dal
LA VERTENZAROVIGO Con la delibera approvata all'unanimità ieri sera dal consiglio comunale, Palazzo Nodari si impegna a sostenere le azioni dei lavoratori di Ecolab e delle...

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LA VERTENZA
ROVIGO Con la delibera approvata all'unanimità ieri sera dal consiglio comunale, Palazzo Nodari si impegna a sostenere le azioni dei lavoratori di Ecolab e delle rappresentanze sindacali per la tutela dei posti di lavoro e la continuità aziendale. Il testo della delibera arriverà anche sui banchi di Provincia, Regione e Ministeri competenti per trovare soluzioni alla messa in mobilità, con il licenziamento collettivo dei 43 lavoratori dello stabilimento di viale del Lavoro.

CONSIGLIO MONOTEMATICO
Il consiglio comunale monotematico, a 6 giorni dall'annuncio dell'azienda Ecolab Production (ex Esoform), è seguito di poche ore all'incontro nella sede di Confindustria dove l'azienda ha ribadito ai sindacati il licenziamento collettivo. E così le organizzazioni sindacali hanno reagito con un segnale forte: è stata indetta l'assemblea permanente dei lavoratori per seguire l'evolversi della situazione, che oggi vivrà un altro incontro istituzionale, alle 16.30 con il prefetto Maddalena De Luca. Parteciperanno anche i dirigenti della multinazionale, che nel 2016 aveva incorporato per fusione la Esoform dopo averla rilevata nel 2011, e che ora vuole dire addio a Rovigo per costi di trasporto elevati, logistica penalizzante e scarso know how: siederanno al tavolo in Prefettura con i dirigenti di Ecolab il sindaco di Rovigo, i rappresentanti sindacali e di Confindustria. Giampiero Gregnanin della Uiltec Padova e Rovigo, Federica Franceschi della Filctem Cgil ed Enrico Rigolin della Femca Cisl sono intervenuti alla riunione monotematica a palazzo Nodari dopo il sindaco Edoardo Gaffeo: «Metteremo a disposizione intelligenza e fantasia per soluzioni diverse da quelle che l'azienda ha presentato come se non fossero più trattabili dai sindacati e dalla città: il problema non è solo dei lavoratori, ma anche di Rovigo», ha detto il sindaco. Per Giampiero Gregnanin «è una delle peggiori esperienze che abbia affrontato» perché «per anni hanno occultato informazioni per chiudere la fabbrica dalla sera alla mattina»: «Se è vero che stanno cercando compratori - ha aggiunto - allora lascino l'azienda in piedi e con il proprio valore, finché non ne troveranno».
NESSUNA RESA

Ecolab a Rovigo, hanno ribadito i rappresentati dei lavoratori, è un'azienda sana: «Non ci arrendiamo: chiediamo alle istituzioni - ha aggiunto Federica Franceschi - di sostenere le iniziative dei lavoratori», perché «l'impatto sul territorio è ben oltre i 43 dipendenti», ha ricordato Enrico Rigolin. Nelle dichiarazioni di voto, Federico Saccardin ha detto «Siamo davanti a una scelta aziendale speculativa», e Mattia Maniezzo ha chiesto una «tassa sulla scorrettezza perché fino a luglio l'azienda dichiarava continuità di lavoro». Cristiano Corazzari ha portato in consiglio comunale anche la posizione della Regione: «L'assessore Donazzan ha convocato il 24 settembre il tavolo sulla vicenda Ecolab. La Regione vuole portare l'azienda a rivedere la propria decisione e tutelare l'aspettativa di reddito dei lavoratori». Da Graziano Azzalin è arrivato un no alla dismissione e la pretesa che l'azienda resti attiva e visibile davanti ai possibili futuri compratori. Ieri hanno espresso la massima solidarietà ai 43 operai della ex Esoform anche i tre consiglieri regionali del coordinamento Veneto 2020: Piero Ruzzante, Patrizia Bartelle e Cristina Guarda hanno depositato un'interrogazione per chiedere alla giunta regionale di intervenire «per porre argine allo strapotere delle multinazionali» in Veneto.
Nicola Astolfi
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Il Gazzettino