Crac banche, speranze per i clienti

Crac banche, speranze per i clienti
ECONOMIAROVIGO Si accende un barlume di speranza per i circa 2.670 risparmiatori polesani vittime del crac di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, le due banche poste, lo...

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ECONOMIA
ROVIGO Si accende un barlume di speranza per i circa 2.670 risparmiatori polesani vittime del crac di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, le due banche poste, lo scorso anno, in liquidazione coatta amministrativa e cedute, grazie al decreto Salva banche a Intesa Sanpaolo senza l'accollo dei debiti della banca ceduta verso i propri azionisti.

Una recente sentenza del Tribunale di Vicenza ha permesso a un pensionato di 75 anni, piccolo azionista di Veneto Banca, di avanzare in sede civile la richiesta di risarcimento nei confronti di Intesa Sanpaolo. Una sentenza, quella del 14 marzo scorso, che apre la strada alla richiesta di risarcimento anche alle migliaia di famiglie polesane che in seguito al crac delle due banche, hanno perso circa 3 milioni di euro. Lo hanno spiegato, nella sede dell'Acli di viale della Pace, il presidente del Movimento consumatori Giorgio Sprocati e il numero uno della Confconsumatori di Ferrara, l'avvocato Antonio Frascerra. Presente anche il presidente delle Acli di Rovigo, Luca Gianesella.
IL COMMENTO
«Giunge da Vicenza una sentenza che restituisce speranza ai tanti risparmiatori vittime del crac delle banche venete - ha esordito Frascella - il giudice Luigi Giglio ha stabilito che nelle cause promosse dai risparmiatori contro Veneto Banca spa, prima che questa fosse posta in liquidazione coatta amministrativa, non possa essere chiamata in giudizio Veneto Banca, ma Intesa San Paolo Spa quale successore a titolo particolare, nonché quale responsabile a titolo solidale insieme alla banca cedente».
LA CAUSA
Tutto parte dalla richiesta avanzata da piccolo azionista vicentino della banca veneta. Il pensionato in questione, tramite il suo legale, a maggio scorso aveva citato Veneto Banca che però, posta nel frattempo in liquidazione coatta amministrativa, si era costituita chiedendo l'improcedibilità. A questo punto il legale dell'azionista ha chiesto al giudice di potere citare Intesa Sanpaolo subentrata all'istituto trevigiano per effetto del famoso decreto legge 99 del 25 giugno scorso. «Grazie a questa sentenza - spiega Sprocati - si accende una speranza anche per le vittime polesane del crac. Si tratta per la maggior parte di pensionati che fidandosi della propria banca, avevano investito tutti i loro risparmi nelle operazioni proposte da Veneto Banca. Ma tra le vittime finanziarie ci sono anche giovani coppie polesane che avevano accettato i cosiddetti investimenti baciati, che prevedevano l'acquisto di azioni in contemporanea all'accesso al finanziamento richiesto».
L'APPELLO

Le associazioni dei consumatori di Rovigo e Ferrara, in collaborazione con le Acli, hanno dunque deciso di fare rete per informare le vittime del crac bancario della possibilità di chiedere e ottenere un risarcimento da parte della banca che ha assorbito le due istituti. «La sentenza - spiega l'avvocato Frascerra - non stabilisce alcun risarcimento da parte di Intesa Sanpaolo. Bisognerà attendere l'esito del verdetto finale del procedimento, ma indubbiamente è un passo importante per i creditori delle due banche venete».
Roberta Merlin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino