OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MOGLIANO VENETO - Ha accoltellato la moglie. Poi, è salito sulla sua auto dandosi alla fuga. Fuga terminata in via Volta, nella zona artigianale di Mogliano, contro un palo della segnaletica stradale. Quando è stato bloccato dai carabinieri, nell'autovettura è stato rinvenuto il coltello con cui ha ferito la moglie. Ancora sporco di sangue. L'arma è stata posta sotto sequestro. E sarà, adesso, la Procura presso il Tribunale di Treviso a decidere se farla analizzare. Mentre Rosario Magliarisi, professore alle scuole superiori di Camposampiero, è stato fermato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio nei confronti della moglie Renata Vedovato. È stato associato alle carceri di Treviso, dove si trova tutt'ora in attesa di convalida del fermo. L'avvocato di fiducia Guido Simonetti, del foro di Venezia, è in attesa che gli venga notificato il giorno dell'udienza di convalida. E non ha ancora sentito il suo assistito. Ci sono, però, notizie confortanti sulle condizioni di salute della moglie, la quale è stata portata in ospedale e, dopo essere stata visitata e medicata, è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni per le ferite riportate.
I FATTI
La moviola di un fatto che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche, si riavvolge. Tutto parte giovedì pomeriggio, verso le 16.
IL TESTIMONE
L'incidente crea scompiglio tra i residenti. «Ho sentito un botto e sono corso fuori a vedere ha detto Christian Battistini che lavora a R4 presso il vicino concessionario Renault all'inizio non riuscivamo a capire molto bene di cosa si trattasse, sembrava un banale incidente di qualcuno che non vedendo il cordolo aveva scavalcato il marciapiede e buttato giù il cartello stradale». L'auto si schianta davanti al parcheggio dove ha sede la casa degli Alpini. «Siamo subito usciti a vedere continua Battistini anche perchè solitamente parcheggiamo le nostre vetture proprio negli spazi davanti alla sede degli alpini ed eravamo preoccupati. È stato a quel punto che ho visto un'auto ferma davanti all'incrocio, aveva lasciato per terra alcuni rottami, si è spostata con una successiva manovra cercando di nascondersi dietro alle altre auto parcheggiate poco più avanti, ma non si vedeva nessuno che fosse alla guida. Subito dopo sono arrivate 5 auto delle forze dell'ordine a sirene spiegate e hanno raggiunto il conducente, catturandolo e portandolo via. Solo in quel momento abbiamo capito che si trattava di un fatto grave, e poi abbiamo saputo ieri cosa era successo e abbiamo capito il perchè di alcuni posti di blocco che si erano visti in zona».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino