Sequestrati 55 uccelli da richiamo con anelli alterati, denunciato il gestore dell'allevamento: stroncato business illecito

Stroncato nel Veneto e in Italia il business illecito: un esemplare da richiamo può valere anche 500 euro

Carabinieri forestali stroncano business uccelli da richiamo
PADOVA - I carabinieri forestali hanno concluso la campagna denominata "L'anello mancante", coordinata dal reparto operativo - sezione operativa antibracconaggio e...

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PADOVA - I carabinieri forestali hanno concluso la campagna denominata "L'anello mancante", coordinata dal reparto operativo - sezione operativa antibracconaggio e reati a danno degli animali (Soarda) del raggruppamento carabinieri Cites e condotta congiuntamente ai nuclei carabinieri Cites di tutta Italia. In particolare, in  provincia di Padova, i carabinieri di Venezia, unitamente alla stazione forestale di Cittadella, a seguito di controllo presso un allevamento di avifauna a Curtarolo, hanno sequestrato 49 esemplari di tordo sassello, un esemplare di tordo bottaccio, 5 esemplari di merlo, tutti con anelli alterati o contraffatti.

Il titolare è stato denunciato per i reati di illecita detenzione di avifauna autoctona e per contraffazione degli anelli.  Tutti gli esemplari, a seguito della confisca, sono stati portati in un centro recupero fauna selvatica per la riabilitazione e il successivo rilascio in natura. Nell'ambito della campagna a livello nazionale sono stati effettuati oltre 500 controlli e denunciate 104 persone. Sono 2.500 gli uccelli vivi sequestrati e 44 le sanzioni per un importo di 32mila euro. «Il numero di uccelli rinvenuti - spiegano i carabinieri forestali - evidenzia un business illecito di particolare rilievo, considerato che il valore di mercato di un esemplare da richiamo può raggiungere anche 500 euro».

 

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Il Gazzettino