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MONTEBELLUNA (TREVISO) - Fagiano prigioniero in una casa privata finisce sotto sequestro. E ben presto tornerà in libertà. Con ogni probabilità, fra non molto sarebbe finito in pentola. Invece, il destino di un fagiano maschio è improvvisamente svoltato per il verso giusto. Tutto è nato da una segnalazione dei residenti, una dei quali, Alda Resta, direttrice della biblioteca ora in pensione e candidata alle ultime amministrative fra le file dei Democratici per Montebelluna, si era espressa nei giorni scorsi anche su Facebook, con tanto di foto del pennuto. Che, abituato a svolazzare libero nel parco di Villa Bertolini era poi finito in una gabbia in una proprietà privata vicina al parco. Il fatto ha suscitato una reazione a catena di sdegno e varie segnalazioni ad associazioni ambientaliste. Di qui la cosa è arrivata alle autorità preposte a intervenire di fronte a un vero e proprio reato. E né i carabinieri del Corpo Forestale né il sindaco Adalberto Bordin, in qualità di autorità amministrativa competente, sono rimasti a guardare.
L'ORDINANZA
Bordin, infatti, ha firmato ieri un'ordinanza che convalida il sequestro amministrativo emesso nei giorni scorsi dai carabinieri forestali di Volpago nei riguardi di un fagiano maschio in difficoltà rinvenuto in un'abitazione del Comune di Montebelluna.
Il Gazzettino