Tamponi drive in, ipotesi trasloco al Censer o all'Interporto per evitare le code

Code per i tamponi drive in alla Cittadella sanitaria
ROVIGO Se il numero di positivi cresce a dismisura, inevitabilmente aumenta il volume di tamponi da eseguire rendendo una situazione già di per sé complessa, ancora...

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ROVIGO

Se il numero di positivi cresce a dismisura, inevitabilmente aumenta il volume di tamponi da eseguire rendendo una situazione già di per sé complessa, ancora più complessa. Per intendersi, lunedì i tamponi effettuati sono stati complessivamente 8.299, una quantità che fino a pochi mesi fa non si raggiungeva in una settimana. Fra le criticità emerse, l’impatto sulla viabilità del servizio di tamponi drive-in la mattina in Cittadella. Dopo il 10 gennaio scorso, il “lunedì nero”, con la coda che ha ingolfato il traffico nella rotatoria dell’ospedale e sulla Regionale per Adria ben oltre la nuova rotatoria per l’incrocio per Buso e Sarzano, sono stati introdotti dei correttivi, anche dopo un tavolo in Prefettura: l’orario di inizio è stato spostato alle 9, il servizio è stato esteso anche alla domenica. E lunedì scorso tutto è filato quasi liscio, ma ieri c’è stato nuovamente qualche momento di difficoltà. Tutte le mattine il tratto è presidiato dalla polizia locale per regolare il flusso dei mezzi in transito nei momenti di maggiore concentrazione, nelle prime ore della mattina.



LE IPOTESI

Sul problema l’Ulss Polesana è già al lavoro per trovare la soluzione. A sottolinearlo, il direttore generale Patrizia Simionato: «Abbiamo studiato i flussi di traffico, ma ci sono variabili che non possono essere preventivate e intoppi che rischiano di creare disagi. Per questo i nostri tecnici hanno già effettuato un sopralluogo all’Interporto e al Censer per valutare la migliore soluzione per uno spostamento del centro tamponi drive-in. Tutto deve essere attentamente valutato, ma abbiamo già previsto le risorse necessarie e spero che già lunedì prossimo si possa essere in grado di partire nella nuova collocazione».
Intanto già da oggi, spiega l’azienda, «visti gli elevati flussi degli ultimi giorni e vista la ripresa dell’attività scolastica, presso i Covid point aziendali verranno effettuati i tamponi antigenici rapidi solo a coloro che rientrano nella tabella delle gratuità presente alla pagina https://www.aulss5.veneto.it/Punti-COVID, comprese le persone con prescrizione medica. Non verranno più effettuati i tamponi antigenici rapidi a pagamento, ovvero a tutti coloro che invece rientrano nella tabella con oneri a carico».

IL COMUNE

A spiegare come la collaborazione tra l’amministrazione di Palazzo Nodari e la direzione dell’Ulss 5 abbia portato a individuare le zone adatte a ospitare i nuovi punti per i tamponi drive-in, ovvero direttamente nella propria macchina, evitando in questo modo assembramenti e contatti fra persone in larga parte positive, è il sindaco Edoardo Gaffeo: «Abbiamo parlato con il direttore generale dell’Ulss Simionato e come Comune, abbiamo formulato una serie di proposte per delle soluzioni alternative: quella che sta prendendo piede in queste ore è di potenziare l’attività al Censer utilizzandone anche i piazzali».
Il Censer, che all’interno dei propri spazi ospita da circa un anno il centro di vaccinazione del capoluogo, è stato un punto tamponi, ma non drive-in, fino al 9 gennaio: vi si accedeva attraverso un percorso dedicato e separato dal percorso di accesso al centro vaccinale. Da lunedì 10 l’attività di screening è stata spostata sempre in cittadella, ma sul retro, in quella che un tempo era stata la palestra della Scuola Allievi della Guardia di finanzia, aperto nel pomeriggio dalle 14 alle 19.30, in sostituzione del centro tamponi che era stato allestito in sala Bisaglia al Censer, ma il cui oneroso affitto è giunto a conclusione.

Insieme al nuovo punto tamponi, che sarà poi utilizzato in tempi “normali” come centro di vaccinazioni ordinarie, nell’area retrostante al blocco B, è stata realizzata anche una nuova area parcheggio, con circa 80 posti auto. Oltre all’utilizzo degli spazi del Censer, compresi i piazzali esterni, anche l’Interporto rappresenta un’ulteriore soluzione messa in campo dal Comune per “alleggerire” la cittadella dall’afflusso di utenti in coda per il tampone, come sottolinea l’assessore al Welfare Mirella Zambello: «Dai colloqui con la direttrice generale, mi risulta che l’Ulss sia già orientata verso l’utilizzo della sala del Censer per fare i tamponi ai prenotati. Inoltre stiamo valutando di attivare un punto tamponi ad accesso in auto in zona Interporto. Ieri mattina (lunedì, ndr) è stata fatta un’ispezione con i tecnici dell’azienda sanitaria per valutare come strutturare il servizio in modo da offrire più punti di acceso agli utenti ed evitare il concentramento in zona cittadella. Tutti ci stiamo adoperando per offrire al meglio, in questo momento, le risposte sanitarie adeguate evitando l’intasamento del traffico».
 

 

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Il Gazzettino