Ritrovati i colori originali del coro ligneo del Tempietto Longobardo

Il Tempietto Longobardo senza gli scranni lignei del Trecento a Cividale del Friuli
CIVIDALE DEL FRIULI (Udine) - Cantiere aperto nel Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli per il restauro degli stalli trecenteschi del coro ligneo il cui ultimo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CIVIDALE DEL FRIULI (Udine) - Cantiere aperto nel Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli per il restauro degli stalli trecenteschi del coro ligneo il cui ultimo intervento conservativo risale a oltre un secolo fa. La complessa operazione del bene Unesco ha previsto l'allestimento del cantiere in un luogo vicino al Tempietto, messo a disposizione dall’amministrazione comunale per tutta la durata dell’intervento: la Chiesa di San Giovanni, situata, come il Tempietto, nel complesso monastico di Santa Maria in Valle. 


Ritrovati i colori originali 
​La parte più delicata dell’intervento è stato lo smontaggio della volta trabeata a carena e delle singole sezioni degli scanni. Gli stalli, infatti, dalla loro costruzione e collocazione, non avevano mai abbandonato il Tempietto. L'operazione ha permesso il ritrovamento dei colori superstiti negli intagli.
 
Un restauro certosino 
Con lo spostamento nel cantiere laboratorio è iniziato il minuzioso lavoro di restauro, pulitura e risanamento del legno, realizzato a mano, centimetro dopo centimetro, sostenuto dall’impiego di strumentazioni e tecnologie, come il rilievo geometrico laser in 3D, che permettono di orientare la metodologia di restauro applicata dai restauratori.

Il Progetto di restauro è stato interamente finanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze. I fondi sono stati assegnati al segretariato regionale del Fvg che, tramite della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio Fvg, ha progettato l'intervento. La direzione dei lavori è affidata a Elisabetta Francescutti, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza; le funzioni di direttore tecnico sono svolte invece dal restauratore Angelo Pizzolongo del Polo museale Fvg. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino