Addio al reddito sociale regionale, tecnicamente denominato Mia (Misura attiva di sostegno al reddito). Addio fra pochissimi giorni: il 30 aprile. Il reddito di cittadinanza messo...
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NUOVO PIANOIn parallelo, tuttavia, sempre su proposta di Riccardo Riccardi la Giunta Fedriga ha approvato in via definitiva, dopo aver conseguito l'unanime sì del Consiglio delle Autonomie locali, gli obiettivi e gli indicatori di risultato per attuare la lotta alla povertà e all'esclusione sociale nell'arco di tempo fino al 2020 incluso, sulla scorta di un atto di programmazione che era stato varato dal medesimo Esecutivo regionale all'indomani del suo insediamento, nell'agosto 2018. Il provvedimento fissa gli standard minimi e i relativi tempi per perseguire gli obiettivi, con tanto di modalità di monitoraggio e di valutazione dei risultati ottenuti. Si tratta di tappe che ciascun Servizio sociale comunale dovrà ora far proprio mediante uno specifico documento locale. In effetti i Comuni hanno i giorni contati per tali adempimenti, considerato che il termine per definire l'atto di programmazione comunale viene fissato al 30 aprile. Negli anni a venire, poi,i comuni dovranno perfezionare entro il primo quadrimestre il report di monitoraggio nel quale riportare i valori degli indicatori risultanti al 31 dicembre precedente, sottolineando l'eventuale emersione di criticità tali da imporre cambiamenti alla programmazione medesima.
GLI INTERVENTILa deliberazione della Giunta Fvg fissa tre filoni d'intervento: il primo, riguardante il consolidamento dei livelli di prestazione, disciplina organici e impegni operativi sui fronti del segretariato sociale, della presa in carico delle persone colpite da disagio economico, del pronto intervento sociale, del servizio di assistenza domiciliare, dei servizi socio-educativi, degli interventi per l'inclusione, l'inserimento sociale e socio-lavorativo, le azioni per la protezione sociale e infine gli interventi di sensibilizzazione, prevenzione e promozione. Particolare rilievo assumono gli interventi per il reinserimento lavorativo, con la conferma di moduli formativi e di verifiche sull'effettivo impatto dei tirocini organizzati rispetto all'obiettivo di trovare occupazione. Infine la programmazione regionale (e di conseguenza comunale) contempla per le famiglie l'attivazione e la promozione di percorsi-progetti di sostegno alla genitorialità. Si tratta di iniziative rivolte a nuclei familiari con la presenza di un bambino entro i primi mille giorni di vita, in condizioni di povertà economica, trascuratezza e disagio sociale.
Maurizio Bait Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino