Neve sulla strada, tre famiglie bloccate in casa per due giorni

La strada piena di neve
MONTEGROTTO Praticamente bloccati in casa per due giorni a causa delle nevicate di giovedì e venerdì scorsi. È successo a Turri Alta a tre famiglie che...

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MONTEGROTTO Praticamente bloccati in casa per due giorni a causa delle nevicate di giovedì e venerdì scorsi. È successo a Turri Alta a tre famiglie che risiedono nei pressi del ristorante Bettola del Refosco. Tutto a causa di un tratto di strada in discesa piuttosto ripida che i mezzi spazzaneve, pure loro in difficolta ad affrontarlo, hanno tardato a pulire nonostante reiterate richieste di intervento al Comune e alla ditta incaricata dall’ente.

 
IL RACCONTO 
«Ho rischiato la vita - inizia il suo racconto Claudia Tasinato, una delle persone che risiedono nel piccolo abitato e che si fa portavoce anche delle altre famiglie -. Giovedì mattina sono partita da casa in auto e non senza difficoltà ho percorso la prima rampa. Poi ho affrontato la discesa che conduce al ristorante Belvedere. Mi sono resa conto che nessun mezzo era passato, non avevo altra possibilità che andare avanti. La mia auto è dotata di gomme termiche e anche di Abs, ma ne ho perso il controllo. In quel punto della strada, sul lato destro, c’è solo un terrazzamento di vigne, poi il fianco della collina che porta giù. La macchina non si fermava e ho provato terrore. Poi fortunatamente si è arrestata in tempo».
«COMUNE ASSENTE»
Solo il caso ha evitato il peggio. Il fatto è avvenuto intorno alle 12 quando nevicava da circa tre ore. È prassi che i piani neve diano priorità allo sgombero delle principali arterie di traffico e degli altri punti nevralgici della circolazione. Soltanto in un secondo tempo alle vie secondarie. «Lo capisco ed è comprensibile - osserva Claudia Tasinato - ma quando è successo il fatto erano già due ore che chiamavamo l’ufficio tecnico del Comune senza che ci rispondesse nessuno e alla ditta incaricata Terme Recuperi una segretaria rispondeva che i mezzi erano in giro. La nevicata era prevista da giorni ed è assurdo rimanere isolati. Nei nuclei famigliari qui attorno ci sono anche degli ultraottantenni. In caso di necessità, in situazioni climatiche simili, i mezzi di soccorso non potrebbero neppure raggiungerli. Il Comune di Montegrotto dovrebbe tenere conto anche degli abitanti che risiedono nella parte collinare del suo territorio».
DUE RAMPE PERICOLOSE
Le due rampe nelle vie Montenero e Calton sono difficili anche per i mezzi spazzaneve e spargisale. C’è chi giura di averli visti arrivare ed essere poi andati via senza fare nulla, dopo aver valutato la situazione. Claudia Tasinato vi si era avventurata in auto per raggiungere Via Scagliole e andare a prendere a scuola uno dei due figli. «Non so se la scarsa attenzione a Via Montenero derivi dal fatto che a volte viene considerata strada privata a uso pubblico, altre volte strada vicinale - continua la donna - poi però su questa strada viene autorizzato lo svolgimento di gare podistiche. Ma è in abbandono. Nella bella stagione la percorrono a piedi anche tanti turisti che sono a rischio di farsi male dove è sconnessa per le buche che si sono create nel tempo».
Giovedì scorso i mezzi hanno liberato le due strade intorno alle 18. Il giorno dopo il problema si è ripresentato e lo sgombero è avvenuto più o meno negli stessi tempi. «Lo dico, ma mi rendo conto che è un po’ una provocazione - conclude Claudia Tasinato -. Una soluzione potrebbe essere il ripristino di Via Calton. È una strada comunale ed è la strada che tradizionalmente porta da qui a Villa Draghi. Comprendo che è impossibile perché è molto lunga, piena di fenditure. Capisco che l’investimento necessario può non valere la candela».

Alessandro Mantovani
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Il Gazzettino