Nel Padovano è corsa verso il fotovoltaico, aperti oltre 3.500 cantieri. Obiettivo risparmio energetico

In provincia ne è dotato solo un condominio su 10. Confartigianato: «Boom di richieste delle imprese per i fondi regionali»

Impianti fotovoltaici (foto d'archivio)
PADOVA - Una corsa contro il tempo. Anzi, come la definiscono gli addetti ai lavori del settore edilizio, «la sfida più grande dei prossimi dodici mesi»....

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PADOVA - Una corsa contro il tempo. Anzi, come la definiscono gli addetti ai lavori del settore edilizio, «la sfida più grande dei prossimi dodici mesi». L'obiettivo è installare nel maggior numero possibile di edifici un impianto fotovoltaico e in queste settimane la richiesta si sta facendo sempre più pressante. Se la prima molla era stata quella del superbonus, ora sono le maxi-bollette a dare un'ulteriore spinta in questa direzione. Lo testimoniano gli oltre 3.500 cantieri avviati in tutta la Provincia di Padova e lo confermano le 50 richieste ricevute in due giorni dalle imprese affiliate a Confartigianato per accedere ai contributi della Regione. Case singole, condomini e ditte: il fotovoltaico è diventata la grande priorità.

Quattromila cantieri legati al superbonus

Proprio Confartigianato ha calcolato in tutta la provincia quattromila cantieri legati al superbonus e stima che il 90% preveda anche l'installazione dei pannelli fotovoltaici. Non c'è da meravigliarsi visto che il patrimonio immobiliare padovano è ancora molto carente. A dimostrarlo sono le stime di Anaci, la principale associazione degli amministratori di condominio. In provincia si contano oltre 10 mila palazzine e a Padova sono 3.322 ma attenzione: solamente il 10% è dotato di fotovoltaico. Sono principalmente quelle costruite dopo il 2010 con almeno la classe A.

Risparmio energetico

A tal proposito è interessante il parere di un esperto del settore come Andrea Garbo, vicepresidente Anaci che vanta anche un master in sostenibilità energetica. «Sta iniziando una fondamentale fase di ammodernamento dei condomini padovani. Attualmente non si trovano quasi più caldaie a combustibile fossile e ben oltre l'80% delle famiglie ha montato caldaie a condensazione che portano ad un risparmio del 20% rispetto a quelle di precedente generazione - spiega -. Ora il grande obiettivo sta diventando l'installazione quasi ovunque del fotovoltaico. La fonte energetica principale qual è? Il sole. Sfruttiamolo!». Garbo conosce molto bene anche il mercato. «Prendiamo ad esempio un classico condominio con otto unità. L'impianto fotovoltaico costerà 1.500 a kilowatt quindi se scegliamo una modalità standard da 6 kilowatt arriviamo a circa novemila euro, diecimila comprendendo il lavoro del consulente. Sono soldi detraibili al 50% in 10 anni. Il risparmio energetico arriva al 10-15% all'anno e l'appartamento resta appetibile sul mercato. Per una casa singola l'installazione costa meno perché non bisogna andare così alto sul tetto ma per il resto il prezzo dell'impianto è simile. Sempre più famiglie si stanno interessando e noi amministratori avremo un gran bel lavoro da fare».

I più virtuosi

Dai dati elaborati da Confartigianato emerge che la produttività solare da fotovoltaico in provincia di Padova arrivi a quota 354 gigawattora all'anno. Per quanto riguarda gli impianti sopra i 10kw, legati perlopiù ad aziende, quelli attivi nel Padovano sono 3.246. I Comuni più virtuosi per numero di impianti sono Padova, Cittadella e Trebaseleghe. Se valutiamo invece la potenza installata media per Comune la classifica vede sul podio Bagnoli, Monselice e Piacenza d'Adige.

Il bando

Famiglie ma anche ditte, dunque. La Regione attraverso Veneto Sviluppo a inizio giugno ha approvato l'aumento di 5 milioni di euro del Fondo di rotazione Anticrisi attività produttive destinandoli esclusivamente agli investimenti delle aziende che provvedono ad installare impianti fotovoltaici nelle proprie sedi produttive. L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 20% del costo dell'impianto per le imprese con fatturato entro i 10 milioni, che scende al 10% per le imprese con fatturato superiore. A questo si aggiunge un finanziamento a tasso zero sul 40% dell'investimento e un finanziamento a tasso banca per la parte residua, secondo la convenzione sottoscritta. Accanto a questa agevolazione finanziaria l'impresa beneficia anche di un'agevolazione fiscale con un credito d'imposta pari al 6% del costo di investimento. La notizia è che all'ufficio Credito di Confartigianato Padova sono pervenute in due giorni 50 richieste di poter accedere a questo contributo. Le aziende interessate appartengono ai seguenti settori: metalmeccanica, autofficine, legno e alimentare tra cui pasticcerie e panifici. L'associazione di categoria guidata da Gianluca Dall'Aglio fa sapere che l'investimento medio si aggira sui 100 mila euro.

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Il Gazzettino