Tumori, trovata proteina che potrebbe rallentare le leucemie: uno studio nota gli effetti sui casi più aggressivi

Tumori, trovata proteina che potrebbe rallentare le leucemie: uno studio nota gli effetti sui casi più aggressivi
Nuovo traguardo nel mondo della medicina: è stata trovata una proteina presente in grande quantità in un particolare caso di leucemia che tolta potrebbe...

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Nuovo traguardo nel mondo della medicina: è stata trovata una proteina presente in grande quantità in un particolare caso di leucemia che tolta potrebbe aiutare a rallentare lo sviluppo di questa forma tumorale e aumentare, così, la probabilità di sopravvivenza. A dirlo è uno studio dell'Università della California a Los Angeles pubblicato sulla rivista scientifica Leukemia. Questo lavoro, spiegano i ricercatori, potrebbe aiutare nello sviluppo di terapie mirate per le forme di cancro con alti livelli della proteina Igf2bp3, in particolare le leucemie linfoblastiche e quelle mieloidi acute.

 

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In queste forme di cancro la proteina si lega a determinate molecole di Rna che trasportano istruzioni genetiche per le proteine che sono correlate al tumore, amplificandone notevolmente il loro sviluppo. Sia i bambini sia gli adulti con diagnosi di questo sottotipo hanno una prognosi negativa e un alto rischio di recidiva dopo il trattamento. «Questo tipo di leucemia è più aggressivo a causa della sua capacità di diffondersi più velocemente - spiega l'autore senior dello studio, Dinesh Rao, membro del Jonsson Cancer Center - La malattia può essere molto difficile da trattare, anche con nuove immunoterapie mirate come la terapia con cellule Car-T e il blinatumomab». Il lavoro è stato condotto sulle cavie affette da leucemia. Gli studiosi hanno notato che cancellando la proteina Igf2bp3 circa il 75% degli esemplari aveva un aumento della sopravvivenza globale e il 50% era libero dalla malattia. Il team di ricerca ha anche osservato una riduzione media di quattro volte della massa totale di tessuto tumorale.

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Il Gazzettino