OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
I ricercatori degli Istituti del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Cnr) per le Scienze applicate e i sistemi intelligenti (Isasi), di Biochimica e biologia cellulare (Ibbc) e di Genetica e biofisica «Adriano Buzzati-Traverso» (Igb), in un recente articolo pubblicato sulla rivista Small, hanno descritto lo sviluppo di un nuovo nanosistema in grado di trasportare e rilasciare gradualmente un farmaco, il galunisertib, nelle cellule tumorali del colon retto e di misurarne la concentrazione per una corretta individuazione della terapia. «La tecnologia che abbiamo sviluppato - spiega Ilaria Rea, ricercatrice del Cnr-Isasi e ultimo autore dell'articolo - ha un cuore di silice porosa biocompatibile, ricavata da microalghe, con pori di dimensioni nanometriche in grado di contenere piccole molecole, come gli agenti terapeutici, e trasportarle all'interno della cellula. Grazie a un opportuno rivestimento gelatinoso, il nanosistema è in grado di trattenere il farmaco. Una volta raggiunta la zona del tumore dove il pH è più acido, il rivestimento si dissolve, consentendo il rilascio graduale del farmaco all'interno della cellula tumorale».
L'alcol causa oltre 740mila tumori l'anno nel mondo: oltre 10mila in Italia
Il galunisertib non ha effetti tossici sulla cellula tumorale ma è in grado di renderla meno aggressiva. «Gli effetti di riduzione dell'aggressività tumorale sulle cellule di colon retto trattate con piccole quantità di galunisertib attraverso il nanosistema, sono molto meno tossici e più evidenti rispetto all'uso del farmaco puro - conclude Enza Lonardo, ricercatrice del Cnr-Igb - Inoltre i nanosistemi consentono di colpire le cellule tumorali in maniera selettiva, con effetti trascurabili sulle cellule sane».
Il Gazzettino