Berloni in liquidazione, Taiwan via con azienda che cresce: si muovono sindaco e canali diplomatici

Berloni in liquidazione, Taiwan via con azienda che cresce: si muovono sindaco e canali diplomatici
Canali diplomatici con Taiwan per evitare la liquidazione del marchio storico pesarese Berloni cucine, 85 dipendenti. È il Mise ad attivarsi anche su sollecitazione del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Canali diplomatici con Taiwan per evitare la liquidazione del marchio storico pesarese Berloni cucine, 85 dipendenti. È il Mise ad attivarsi anche su sollecitazione del sindaco Matteo Ricci e del presidente della Regione Luca Ceriscioli sorpresi dall'annuncio dei proprietari taiwanesi che detengono il 99% delle quote societarie. Nonostante l'impennata di ordini (+25%), fatturato a 15 milioni di euro, crescita dei negozi monomarca e recenti assunzioni, la proprietà ha deciso di mettere in liquidazione l'azienda con conseguenti rischi occupazionali anche per l'indotto.


Una «vicenda strana» ha commentato il sindaco Ricci a proposito della decisione di 'mollare' Berloni in una situazione di ripresa dopo il concordato e il rilancio del 2014 con la nuova proprietà Berloni Group srl. Ieri Ricci si era recato davanti allo stabilimento per esprimere vicinanza anche fisica ai lavoratori in sciopero e picchetto. Solidarietà agli addetti, oltre che dal Comune, è stata espressa anche da Pd Marche, Cna Pesaro Urbino e dalla Regione. Subito la decisione di sindaco e governatore, Luca Ceriscioli, di coinvolgere il Governo per impedire la chiusura, tramite la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessia Morani originaria della provincia di Pesaro Urbino.

Di oggi l'annuncio di Morani su Facebook: «Il Mise ha attivato i canali diplomatici con Taiwan per cercare di trovare una soluzione alla vertenza della Berloni. La decisione della proprietà, ha osservato, »mette a rischio uno storico marchio del made in Italy, nato nel 1960 a Pesaro, e 85 posti di lavoro«. »Tentiamo questa soluzione - ha spiegato a proposito dei canali diplomatici - con la consapevolezza che la questione è molto complessa e di difficile soluzione trattandosi di soci privati e non di una azienda di Stato.


A prescindere dall'esito di questo intervento, - ha precisato Morani - il Mise è a disposizione dei lavoratori, dei sindacati e delle autorità locali per provare a dare una soluzione a questa crisi«. Dal 26 novembre 2014 Berloni Group srl, ramo d'azienda della Berloni cucine, è in mano a tre soci di Taiwan, già clienti Berloni; l'1% resta alla famiglia di Marcello Berloni rappresentata dal figlio Roberto mentre quella dell'altro fondatore, Antonio, si era sfilati e ora possiede Indel, azienda leader nel settore refrigerazione. La doccia fredda è arrivata quando Roberto Berloni, amministrazione delegato, ha chiamato i dipendenti per annunciare la decisione della proprietà: liquidazione malgrado attività e ordini in crescita.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino