Morte di Pansa, la lista Zaia: «Addio a un maestro coraggioso che tolse il velo su scomode pagine di storia»

Morte di Pansa, la lista Zaia: «Addio a un maestro coraggioso che tolse il velo su scomode pagine di storia»
«Una grande carriera in più quotidiani costellata di spunti e contributi enormi. Ma, soprattutto, un enorme coraggio nello scoprire, con il suo celebre "Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Una grande carriera in più quotidiani costellata di spunti e contributi enormi. Ma, soprattutto, un enorme coraggio nello scoprire, con il suo celebre "Il sangue dei Vinti", pagine di storia intrise di sangue innocente e, per questo, deliberatamente occultate». Con queste parole il Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova (lista Zaia Presidente) ricorda l'opera di Giampaolo Pansa, giornalista e scrittore scomparso ieri all'età di 84 anni.


«Le sue tesi e le sue idee hanno fatto molto discutere: ma la verità è che il coraggio di abbattere il muro dall'omertà e raccontare l'altro volto dei fatti, sono meriti soltanto suoi. Nel corso degli anni, infatti, erano già stati pubblicati testi sulla Resistenza. Ma con "Il Sangue dei Vinti" Pansa affronta un capitolo della nostra storia più recente delicatissimo, molto spesso avvolto da una nebbia di reticenza, imbarazzo e vergogna. La sua voce libera e le sue pennellate di schiettezza - conclude Villanova - mancheranno a tutti».

E il Governatore Zaia sul proprio profilo Twitter ha scritto:
«Pansa era un monumento del giornalismo, un cronista vero, di quelli che amano andare sul posto, vedere, ascoltare, raccontare. Il suo pezzo sul Vajont, parole indimenticabili e capaci di narrare il sentire di una tragedia, oltre la mera cronaca». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino