Il libro che racchiude tutte le sviste degli scenziati: la fissione nucleare? L'errore che ha portato alla scoperta

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 10:34

IL CASO LISSANDRI


Qualche esempio che si ritrova nel libro: la chimica moderna deve molto all'alchimia e agli errori commessi dagli alchimisti che cercavano di trasformare il ferro in oro. Martin ci racconta di Alessandro Lissandri, ovvero dell'inquilino della casa cinquecentesca dell'alchimista, a Valdenogher di Tambre d'Alpago, nel bellunese. Lissandri «nobile veneziano, anche lui condannato a morte per alchimia e costretto a fuggire da Alessandria d'Egitto. Pare che la Serenissima repubblica di Venezia gli abbia dato rifugio nel paesino di Valdenogher, minuscola località sulle prime pendici delle Prealpi bellunesi, dove si costruì una dimora e continuò a praticare le sue ricerche. La sua casa un interessante edificio a tre piani del XVI secolo, con bifore e portico e dall'aspetto esteriore assai inconsueto, soprattutto nell'odierna architettura montana è ben preservata ed è oggi un museo storico dell'alchimia. Non che la Serenissima formalmente fosse stata a favore dell'alchimia, anzi, un decreto del 17 dicembre 1488 ne vietava ufficialmente lo studio e la pratica, ma nei fatti il pragmatismo veneziano fu assai più tollerante nei confronti dell'errare della ricerca, se non altro perché la sperimentazione alchemica era cruciale per lo sviluppo di quel patrimonio che era l'arte vetraria muranese.


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