Il libro che racchiude tutte le sviste degli scenziati: la fissione nucleare? L'errore che ha portato alla scoperta

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 10:34

ESPERTO DI FISICA


Ecco, Enrico Fermi, premio Nobel, ammette di aver commesso un errore, tanti laureati all'università della strada che sdottoreggiano sui social, non ammetterebbero di aver sbagliato neanche sotto tortura. Quindi fa bene leggere il libro di Piero Martin, uno che con la scienza ha parecchio a che fare, veneziano, professore di Fisica della materia all'Università di Padova, è uno degli scienziati che segue il progetto internazionale Iter per la realizzazione di un reattore nucleare a fusione. Ci racconta gli errori «fecondi», quelli che hanno avuto conseguenze positive, «da un mal vien un ben» per dirla con l'antica saggezza popolare. «L'errore è intrecciato alla vita», spiega Piero Martin, «il vivere stesso è errare, nel momento in cui si viene al mondo si aprono di fronte a noi innumerevoli strade e altrettanti bivi, per ognuno dei quali c'è una scelta. L'errore deriva dall'errare, sia etimologicamente, sia nella nostra umanità ed è una componente essenziale del procedere, del crescere, del vivere, in ultima analisi dell'essere liberi. Errare è libertà, e per questo contro le omologazioni e le barriere dobbiamo difendere e valorizzare la possibilità di sbagliare, fin da piccoli. Gli errori generano conoscenza, purché non siano lasciati soli. Nel senso che occorre riconoscerli, analizzarli, prendersi il tempo per imparare da essi. E concederlo anche agli altri, cosa non facile perché la tendenza è sempre quella di giudicare. Se ripenso alla mia vita, gli errori più grandi li ho fatti proprio quando ho giudicato, quando non ho guardato le cose con gli occhi di chi avevo davanti. Questo libro racconta storie dalla parte di chi sbaglia. Storie soprattutto di scienza, perché è la materia che conosco, ma anche perché nella scienza l'errore è motore di scoperte e di conoscenza e in tal senso comprendere il procedere della scienza può essere utile anche per le nostre vite. Come scrisse Popper "evitare errori è un ideale meschino: se non osiamo affrontare problemi che siano così difficili da rendere l'errore quasi inevitabile, non vi sarà allora sviluppo della conoscenza. Nessuno può evitare di fare errori; la cosa più grande è imparare da essi».


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