Legittima difesa, ok Camera: sparare ai ladri in casa non sarà più reato. Ma solo di notte

Giovedì 4 Maggio 2017 di Diodato Pirone
Legittima difesa, ok Camera: sparare ai ladri in casa non sarà più reato. Ma solo di notte

Verrà considerata legittima difesa sparare contro un aggressore entrato in casa, anche con l'inganno, durante la notte. Questo significa che l'episodio passerà sempre al vaglio di un giudice, come accade anche oggi, ma che solo in casi eccezionali si andrà al processo. Inoltre viene esclusa ogni colpa di chi reagisce «in situazioni comportanti un pericolo attuale per la vita, per l'integrità fisica, per la libertà personale o sessuale». E' questo il senso dell'emendamento che sblocca il lungo braccio di ferro interno alla maggioranza sulle modifiche della legge sulla legittima difesa. La Camera ha approvato il nuovo testo che per diventare legge dovrà passare anche al Senato.

Già oggi la legge sulla legittima difesa prevede una serie di tutele per chi subisce un'aggressione e reagisce, appunto, per legittima difesa, ma con questo emendamento le tutele vengono ulteriormente allargate. L'emendamento è frutto della mediazione che porta la firma della ministra dei rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro. La ministra - nel Pd vicina agli orlandiani - è venuta incontro alle richieste degli alfaniani di Alternativa Popolare, che nei giorni scorsi si sono molto battuti per allargare le tutele agli aggrediti, ma anche alle remore della parte del Pd vicina al ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

LO STOP
L'emendamento, del resto, non ha convinto il centro-destra. La Lega pare intenzionata all'ostruzionismo poiché considera del tutto insufficienti le modifiche alle normative attuali mentre Forza Italia, che ha votato l'emendamento, non è intenzionata a votare la nuova legge. Silvio Berlusconi ha fatto sapere che giudica le nuove norme «non adeguate a tutelare i cittadini onesti».

Di fronte al no, sia pure con toni diversi, del centro-destra, le correnti del pd che sull'argomento legittima difesa si erano divise hanno ritrovato compatezza. Non è un mistero che durante il faccia a faccia di SkyTg24 fra i tre candidati alle primarie, Matteo Renzi avesse chiaramente affermato che sul tema della legittima difesa si dovesse fare di più mentre Andrea Orlando era stato molto più prudente.

Il resto è polemica politica. La Lega parla di una legge che «lascia l'Italia in mano ai delinquenti». Berlusconi apre a Salvini, anche se Forza Italia voterà i singoli articoli: «Il testo non dà risposta al tema centrale del diritto alla difesa, lascia alla discrezionalità del giudice margini eccessivi». Ma il Pd non ci sta. «Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo - sbotta David Ermini, responsabile giustizia del Pd - Fi così dice no ad una buona riforma».

Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 07:40