PADOVA - Da ieri gli alunni della scuola media Todesco, in via Leopardi nel quartiere Santa Rita, possono andare in bagno solo durante i due intervalli e sotto la sorveglianza di un collaboratore scolastico. A quanto pare i ragazzi sarebbero stati più volte richiamati a tenere pulite le toilette.
Bagni lasciati sporchi
Dato il continuo ripetersi di tale situazione la dirigente dell'Istituto, Francesca Ingrosso, in una circolare ha reso nota la drastica decisione: «Nonostante i numerosi inviti rivolti agli alunni a lasciare puliti i bagni dopo il loro utilizzo e considerata la mancanza di qualsiasi forma di attenzione e riguardo da parte dei ragazzi, la scuola si vede costretta a limitare l'utilizzo dei bagni solo durante i due intervalli» (che sono alle 11 e alle 13).
«Sarà consentito l'accesso ai bagni durante le ore della mattinata solo per situazioni urgenti e particolari che i genitori sono pregati di comunicare e motivare ai docenti coordinatori di classe recita ancora la nota . Il provvedimento adottato ha carattere di emergenza e si pone come un'occasione di riflessione e di dialogo con gli alunni su questi argomenti, per prevenire situazioni che diventano difficili da gestire».
Studenti senza rispetto
Non è la prima volta che gli studenti di una scuola padovana si vedono negato l'accesso ai servizi igienici fuori dall'orario dell'intervallo in risposta a episodi di scarso rispetto. Da metà febbraio gli studenti del Severi per andare in bagno devono chiedere la chiave e sono sorvegliati a vista da un collaboratore scolastico. Il dirigente Michele Giannini aveva preso questa decisione dopo numerose segnalazioni arrivate in presidenza che lamentavano l'incuria che degli studenti per i servizi igienici, trasformati in vere e proprie discariche. La decisione del preside del Severi era stata seguita da proteste di alunni e genitori, che lamentavano la già scarsa presenza di servizi per un istituto con un gran numero di iscritti. Nei prossimi giorni si capirà se anche alla scuola Todesco i genitori inizieranno la protesta o se sposeranno la linea della dirigente.
Recentemente anche al Marconi, nello stesso quartiere della Todesco, ci sono state proteste degli studenti dopo la decisione della preside di obbligarli a mettere il cellulare in alcune cassette per tutto l'arco della giornata, senza che tuttavia la responsabilità in caso di furto o danneggiamento possa ricadere su personale Ata o docenti. La decisione aveva portato qualche settimana fa gli studenti a organizzare un presidio al di fuori della scuola, prima del suono della campanella.