Mezzo secolo di gloria: tra celebrità ed eventi l'hotel Krissin brinda al nuovo giro di boa

Mercoledì 6 Dicembre 2023 di Yvonne Toscani
L'hotel Krissin

SANTO STEFANO (BELLUNO) - E infine la luna, spuntando alle spalle del monte Crissin, illuminò il colle ai piedi del Bosco Nero, avvolgendo di luce propria quel punto che si affacciava sul fiume Piave, rendendolo un luogo magico. In quest'atmosfera fiabesca, mezzo secolo fa, il 5 luglio 1973, iniziò l'avventura di Antonio Zaccaria e Rosanna De Tomas Lioro, affiancati poi dalle figlie Monica e Lara. Cinquant'anni a servizio della comunità locale e del turismo che non sono passati inosservati e il cui lungo lavoro, di una vita e della generazione successiva, è stato premiato dal presidente di Confcommercio, Paolo Doglioni, salito a Santo Stefano, accompagnato dal referente territoriale, Davide Zandonella Necca, per consegnare una pergamena a nome dell'associazione a Rosanna e Lara, titolari del ristorante albergo Krissin che da cinque decenni accoglie i propri ospiti alle porte del Comelico.

CONFCOMMERCIO
«È un piacere riconoscere l'impegno di imprenditori che fanno dell'accoglienza il proprio mestiere afferma con orgoglio Paolo Doglioni e ancor più quando possiamo vedere che il frutto di questo lavoro viene raccolto e portato avanti dalle nuove generazioni.

Anche quella del Krissin è una storia che merita di essere riconosciuta per la capacità di rinnovarsi, promuovere il territorio ed essere riferimento per la comunità locale». In questi cinque decenni, caratterizzati dal connubio fra ristorante, albergo e pizzeria, frutto della determinazione, forza di volontà e lungimiranza della famiglia Zaccaria, la struttura ha saputo affiancare all'enogastronomia la cultura e lo sport, con manifestazioni ed iniziative tematiche, suscitando interesse ed apprezzamenti, come per le rassegne "Il vecchio merlo" e "Arte, vino e fantasia".

Com'è nata la vostra struttura ricettiva?
«Venne realizzata su un terreno insidioso, una palude sulla quale secondo molti era impossibile costruire. Ma la forza dei sogni supera ogni ostacolo e, con determinazione, quei sogni si sono avverati».

Nato come bar e pizzeria, il Krissin è oggi uno degli hotel e ristoranti più rinomati del Comelico. Quali sono i vostri punti di forza?
«Sicuramente la tipica cucina tradizionale, con menù ricchi e fantasiosi, da degustare nelle tante sale a tema, coordinata con amore, in un ambiente allegro e familiare, curata nei dettagli e, soprattutto, la passione per il proprio lavoro, trasmessa anche a tutti i nostri collaboratori che in questi anni hanno lavorato con noi, che ringraziamo e senza i quali oggi il Krissin non sarebbe nulla».

Il ristorante si articola in cinque sale più la terrazza. Qual è la caratteristica di ciascuna?
«Pranzando nella Sala Luce, di recente costruzione, si può ammirare l'ambiente circostante; nella Fogher, il calore del camino acceso crea l'atmosfera di un tempo; l'animo del viaggiatore trova pace nell'accogliente e colorata Sala Africa; mentre la Rustica, con legno invecchiato e tavoli massicci, è adatta per feste, buffet e pizze party e la coloratissima Sprizzante è un accogliente angolo bar per aperitivi, momenti di letture e riposo. La Terrazza, infine, permette una magnifica vista panoramica sulla valle».

Tra i connubi più riusciti vi è quello artistico.
«Da alcuni anni proponiamo l'iniziativa del "Museo boomerang". Si tratta di un'operazione che, curata dal giornalista Guido Buzzo, consiste nell'accordo fatto con il Museo surrealista dedicato a Luigi Regianini: ogni anno, nella hall, in un ideale collegamento boomerang, viene esposta un'opera del maestro e gli ospiti sono invitati a visitare il museo di Costalissoio, il cui paese si può osservare dalla veranda dell'hotel».

In questo lungo mezzo secolo molte celebrità si sono fermate ai piedi del Crissin. Qualche nome?
«Nel gennaio del 2022 abbiamo avuto la visita di Romina Power, con il figlio Yari. In precedenza abbiamo ospitato diversi volti conosciuti e popolari della musica (per esempio, il cantante Riccardo Cocciante), dello sport (Enzo Bearzot), della Chiesa (il cardinale ed arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori). Ringraziamo loro e tutta la clientela».
 

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