Tentato omicidio nella pineta di Montalto di Castro, tunisino arrestato dopo 7 mesi di latitanza: si nascondeva a Terni

Martedì 27 Febbraio 2024
Polizia

Sparatoria nella pineta di Montalto di Castro, arrestato a Terni l’uomo che il primo luglio scorso tentò di uccidere un connazionale al culmine di una lite.

Un 30enne tunisino è finito in manette giovedì 22 febbraio dopo aver preso parte a una rissa in piazza della Pace a Terni. All’arrivo in Questura gli agenti della Volante hanno scoperto che su di lui, da 7 mesi, pendeva un mandato di arresto per tentato omicidio e porto illegale di armi emesso dal gip del Tribunale di Civitavecchia.

La sera del primo luglio dello scorso anno un ragazzo tunisino arrivò al pronto soccorso di Tarquinia con una ferita d’arma da fuoco all’addome. Dopo un delicato intervento chirurgico riuscì a parlare con gli investigatori, coordinati dalla Procura di Civitavecchia, e fornì importanti particolari che indirizzarono le indagini proprio sull’uomo arrestato giovedì a Terni. I due, in base a quanto ricostruito, condividevano la vita di strada e l’attività di spaccio lungo la litoranea. La sparatoria, infatti, potrebbe essere legata a un regolamento di conti per debiti da risolvere. Da tempo quel tratto di pineta, poco fuori la Marina, è il punto prediletto degli spacciatori tunisini, che grazie al favore della vegetazione riescono a vedere dosi ai ragazzi senza farsi vedere dalle forze dell’ordine.

I due tunisini, vittima e aggressore, infatti sono entrambi senza fissa dimora e dormivano in tende nascoste nella pineta. Non sempre a Montalto di Castro, in base alle esigenze del mercato dello spaccio, si spostavano lungo la litoranea finendo anche nella provincia di Grosseto. Per questo l’aggressore avrebbe avuto più covi dove nascondere le sue cose e se stesso. 

L’arrestato arrivò in Italia nel 2021 su un barcone, dopo lo sbarco a Lampedusa presentò domanda per la protezione speciale. Domanda che rimase senza risposta ma anche senza più mittente, visto che il ragazzo (all’epoca aveva appena 16 anni) scomparve letteralmente nel nulla. Divenne un fantasma, libero di spostarsi di bosco in bosco e vivere di strada e stenti. Probabilmente dopo un primo periodo da senza fissa dimora venne assoldato da un gruppo criminale e finì per diventare un piccolo spacciatore dei boschi. Lo spaccio oltre a procurargli soldi gli ha fatto avere anche una pistola da tenere in tasca, da tirare fuori ogni qual volta le cose si fossero messe male. Proprio come successe quel sabato sera. Quando, probabilmente, non tornavano i conti dello spaccio col collega tunisino e lui per chiudere in fretta la partita gli sparò un colpo in pancia. Dopo lo sparo la fuga, prima nei boschi e poi, d’inverno, nelle città. A far finire la sua fuga è stata l’ennesima mossa falsa. Giovedì sera si è trovato coinvolto in una rissa, sempre legata a problemi di spaccio, in piazza della Pace a Terni. Il trentenne nei prossimi giorni sarà ascoltato dal gip per l’interrogatorio di garanzia.

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 13:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA