«Sentivo le urla di una donna e sono uscito dalla stanza per capire cosa stava accadendo.
La violenza è avvenuta il 10 settembre del 2022 poco dopo le 20, a colpire fu A. C., un italiano di cinquanta anni ora detenuto nel carcere di Viterbo con l’accusa di violenza sessuale. La donna era al binario numero 1 quando ha deciso di andare al bagno. «Quando sono arrivato davanti alla porta dei servizi - ha spiegato il soccorritori - ho visto la donna uscire dalla porta del bagno e l’ho presa per un braccio. Poco dopo dalla stessa porta è uscito un uomo. Tenevo la donna mentre lui con fare minaccioso veniva verso di noi. Poi il mio collega lo ha distratto e ha scelto di andare verso il parcheggio. Così abbiamo chiamato la Polfer fornendo una descrizione del soggetto».
Pochi minuti dopo l’uomo è stato fermato dagli agenti e accusato di violenza sessuale. La vittima, una 49enne, è stata trasportata in ospedale e inserita nel percorso rosa. La donna nella scorsa udienza ha raccontato ogni minuto della violenza subita. «Erano infondo a un lungo corridoio e non c’era nessuno - spiega davanti al collegio del Tribunale di Viterbo -, sono entrata e mi sono chiusa dentro. A un certo punto ho sentito muovere la maniglia, ho pensato fosse una donna. Quando ho aperto ho visto davanti a me un uomo che mi ha subito spinto di nuovo dentro il bagno e ha chiuso a chiave la porta. Ho iniziato a urlare, ma lui mi picchiava in testa. Aveva i pantaloni aperti e i genitali fuori. Non sapevo cosa fare, continuato a gridare aiuto ma non c’era nessuno. Ho capito che se volevo uscirne dove farlo da sola. Così l’ho colpito forte nelle parti intime, lui ha gridato e io sono riuscita a uscire a quel bagno».
La vittima alcune settimane dopo lo stupro ha chiesto aiuto al centro di di salute mentale di Civita Castellana. «E’ venuta da noi - ha spiegato la psichiatria che l’ha presa in cura - e dopo alcune visite le abbiamo diagnostico un disturbo da stress post traumatico». Alla prossima udienza sarà ascoltato l’unico testimone della difesa, al termine la discussione e la sentenza. Si torna in aula il prossimo 4 luglio.