Non è un caso isolato.
«Verranno conferite nel sito del capoluogo hanno detto dall'azienda - unitamente ai rifiuti prodotti dalle utenze di persone in quarantena, come prevedono le indicazioni del Servizio sanitario. Alcuni pacchi infatti erano deteriorati».Tra i primi a condannare l'episodio il sindaco Luca Giampieri, che ha usato parole dure. Anche i dirigenti scolastici sono rimasti basiti. «Non conoscevo questa vicenda ha detto il preside dell'istituto Midossi, Alfonso Francocci ma non è da giustificare, visto che il materiale è finito nei cestini. Come scuola ne consegniamo periodicamente, ma è anche vero che c'è un'abbondanza di mascherine. Noi molte le abbiamo messe a disposizione delle associazioni di volontariato».Una forte condanna è arrivata dagli studenti:
«Chiunque abbia compiuto questo gesto dice Bianca Piergentili, Rete studenti medi non è stato rispettoso nei confronti della scuola e di se stesso, visto che si sta lavorando per dare sicurezza agli studenti. La priorità è sempre quella di avere una scuola sicura, che si ottiene soprattutto con l'utilizzo delle mascherine». Il presidente della Consulta degli studenti viterbesi, Luca Tallarico, aggiunge: «Il gesto non è assolutamente rappresentativo della maggioranza dei liceali, che invece le usano correttamente».
Per Nicholas Verginis, rappresentante d'istituto allo Scientifico di Civita, «non ci sono parole per commentare l'accaduto, è una mancanza di rispetto verso chi si affanna per permettere un rientro in sicurezza».
Il suo collega Alessandro Esposito, va oltre: «Non vasta condannare il gesto a parole ha detto - vorremmo sapere ci sono i responsabili, che di certo non rappresentano tutti noi».
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