Roma, caccia ai furbi delle passeggiate: «Vado da nonna»; «Sono dog-sitter»

Sabato 21 Marzo 2020
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«Sto andando a trovare mia nonna che è molto malata». Ma quando i carabinieri hanno poi fatto le dovute verifiche, su quanto riferito da un 25enne romano fermato durante un controllo nei pressi di piazza Bologna, la nonna in questione era deceduta da tre anni. E per questo il ragazzo è stato denunciato per violazione del Dpcm. Poi c'è Angela (la chiameremo così) avvistata dai militari fermi a un posto di blocco non lontano da via della Giuliana che passeggiava con il cane: un setter irlandese. Tempo un'ora, la donna è tornata in strada, con un altro cane - stavolta un labrador color miele - e i carabinieri, che erano ancora in attività di controllo, si sono insospettiti. Morale? La signora aveva fatto il giro del condominio e pregato i vicini di prestargli gli amici a quattro zampe perché lei in casa proprio non riusciva a starci.

All'inizio è andata così: quando Roma ha iniziato a difendersi, mettendo in atto le decisioni del governo per limitare il diffondersi del Covid-19, le persone hanno opposto resistenza, ingegnandosi per trovare modi e giustificazioni plausibili per uscire ed evitare le sanzioni. C'è stato anche chi ha provato a delinquere, come un uomo, romano di 52 anni, che sempre i carabinieri hanno fermato in via Cernaia la scorsa notte: «Sto prendendo un po' d'aria», ha detto ai militari che vedendolo agitarsi lo hanno perquisito trovandogli poi in tasca un paio di forbici e due coltelli. Questo è il lato della Roma indisciplinata, di quella che non accetta le regole e le disattende. 

E poi c'è un'altra Roma che gradualmente «Assume una maggiore consapevolezza - spiega il Maggiore dei carabinieri Nicola Quartarone a capo della compagnia Trionfale - e che piano piano rispetta le disposizioni, le distanze di sicurezza di fronte ai supermercati, agli uffici postali. Certamente non mancano quelli che continuano a eludere le regole». 

VIDEO Virginia Raggi e la pattuglia della Polizia Locale

LA GIORNATA
Non sono neanche le 9 del mattino quando le gazzelle della Trionfale escono dalla stazione di via Teulada e iniziano i controlli mirati che andranno avanti per l'intera giornata, coprendo un territorio molto vasta di Roma Nord che va da Ottavia e arriva a lambire piazza del Popolo. I primi posti di blocco sono a piazza Mazzini e i controlli ai veicoli vanno avanti a ritmo incessante: in media 30 auto fermate ogni due ore. Intorno al quartiere delle Vittorie i militari si fermano di fronte ai supermercati. Fuori c'è la fila. Il più degli utenti indossa mascherine e guanti in lattice e occupa quasi per intero il marciapiede rispettando le distanze. A Ponte Milvio, che nei giorni scorsi aveva visto riversarsi sulle banchine del Tevere un numero irragionevole di persone, spunta a sorpresa anche la sindaca Virginia Raggi che ieri mattina ha voluto verificare di persona quanta gente fosse in giro per la città. «Ma che fa le chiude le piste ciclabili e le banchine del Tevere?». «La strada - risponde - l'indicherà il governo». Che ieri con una nuova ordinanza - in vigore dal 21 al 25 marzo - non ha vietato lo sport all'aperto ma ha imposto che questo venga praticato tassativamente da soli e restando vicino a casa. Anche a Ponte Milvio i carabinieri hanno montato un posto di blocco. I controlli ci sono con la stessa frequenza di quelli a piazza Mazzini. E il numero sarà replicato - per lo stesso arco temporale - anche a Casal Del Marmo (quartiere Ottavia). In media le forze dell'ordine svolgono giornalmente quasi 5 mila controlli e le denunce per inosservanza alle disposizioni si attestano intorno alle 400 ogni giorno. 

di Camilla Mozzetti - video Davide Fracassi/Ag.Toiati

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