Coronavirus, titolare di Orizzonte positivo: chiusi «a titolo prudenziale» i supermercati della catena

Sabato 21 Marzo 2020
Coronavirus, titolare di Orizzonte positivo: chiusi «a titolo prudenziale» i supermercati della catena

Il gruppo Orizzonte di Terracina, catena di supermercati di articoli per la casa, ha deciso la chiusura prudenziale dei punti vendita nei quali è passato il titolare, Paolo Pagiaro, figlio del parton Castrese Pagiaro, risultato positivo al Covid 19. In un annuncio sulla pagina facebook del gruppo si legge: «Per fare chiarezza sulle numerose notizie che stanno circolando in queste ore, purtroppo dobbiamo confermare la positività  da parte di Paolo, spirito guida, pilastro e traino dell'intero Gruppo».

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«Precisiamo - continua il post - che alla comparsa dei primi lievi sintomi Paolo si era già attenuto scrupolosamente alle prescrizioni dettate dal protocollo sanitario, ponendosi volontariamente in isolamento fiduciario e segnalando il proprio stato di salute alle autorità competenti. Dobbiamo, altresì, smentire categoricamente notizie diverse da quanto sopra riportato. A tutela dei nostri dipendenti, dei clienti e della collettività intera, riteniamo comunque opportuno procedere alla chiusura prudenziale dei nostri punti vendita presso i quali Paolo ha effettuato sopralluoghi, anche di breve durata e con limitati contatti, prima dell'insoregere dei primi sintomi influenzali. Ci stringiamo tutti attorno a Paolo augurandogli una pronta guarigione».

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Purtroppo come sta accadendo da giorni anche sul caso di positività di Paolo Pagiaro si sono scatenati gli hater sui social, tanto che l'imprenditore è stato costretto a intervenire personalmente sul suo profilo con questo post: «Noi non ci conosciamo. Non so perché si permette di parlar male di me e pubblicamente. Non sa la mia storia, non sa dove ero. Glielo dico io: ho avuto i sintomi di una influenza domenica scorsa. Terminato il lavoro, mi sono rinchiuso in casa da solo».

Pagiaro ripercorre la sua vicenda. «Ho chiamato il medico, ho chiamato il numero verde due giorni dopo - ha scritto su Fb - Ho seguito le loro istruzioni. Stai a casa, non sarà nulla. Chiama se cambia la situazione. Al quinto giorno ho preso la decisione di presentarmi al triage, ho dovuto insistere per avere un riscontro medico e dopo un’intera giornata è arrivato il responso di positività. Non era l’influenza che mi suggerivano che fosse ma una polmonite con coronavirus». Così ha scoperto il contagio. «La mia prudenza - racconta - mi ha fermato subito, nessuno ha avuto contatti con me nell’ultima settimana. E solo le mie sensazioni mi hanno spinto ad andare al triage nonostante i consigli contrari delle autorità preposte. E ho dovuto insistere per essere visitato. Questa è la mia storia. Per questo mi state sputtanando sui vostri social, coinvolgendo la mia famiglia e la mia azienda. Semplicemente non è corretto. Chiunque mi ha contagiato, sono sicuro lo ha fatto non sapendolo. Il coronavirus funziona così». Tantissime le persone che hanno avuto parole di solidarietà con Pagiaro. C'è chi gli consiglia «di chiudere i social per ora, raccogliere prove ecc e poi quando tutto questo sarà finito agisce legalmente», e chi di tirare dritto lasciando perdere gli imbecilli.

La famiglia Pagiaro è molto conosciuta a Terracina.

Castrese Pagiaro è stato un antesignano della grande distribuzione come la concepiamo oggi. Negli anni ’80 ha aperto i primi punti vendita a Terracina e in provincia di Latina e non si è più fermato. «“Signo’ che Le serve?” era l’approccio con cui quarant’anni fa i nostri primi commessi intuivano ed interpretavano i bisogni dei clienti - racconta sul sito - oggi attraverso i 360 Collaboratori cerchiamo di metterci a disposizione dei clienti la professionalità di addetti alle vendite, specializzati ognuno per il settore merceologico che presidia».

Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 15:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA