Marostica avrà avrà un Museo degli Scacchi per il centenario della Partita

Domenica 8 Maggio 2022
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Marostica - Anche l’Italia avrà un Museo degli scacchi grazie alla donazione di un collezionista privato, un imprenditore lombardo.

A realizzarlo sarà Marostica all’interno delle splendide sale del trecentesco Castello inferiore voluto da Cangrande della Scala nel 1312. E non poteva essere diversamente dal momento che Marostica è la città degli scacchi per antonomasia, famosa in tutto il mondo per la Partita a Scacchi a personaggi viventi che lo si rifà a una leggenda risalente al 1454, la sfida tra Vieri da Vallonara e Rinaldo d’Angarano. Sfida ripresa nel 1923 e che il prossimo anno festeggerà il centenario, con l’inaugurazione del nuovo Museo.

  La dote iniziale del Museo degli Scacchi di Marostica proviene dalla donazione della collezione di Giovanni Longo, 63enne maestro lombardo, tra le più ricche in Italia. Essa conta circa 200 set, oltre a orologi da torneo, quadri, oggetti, buste primo giorno.   Non c’è arte o mestiere o tradizione che non abbia trovato adeguata rappresentazione in un museo promosso da un ente pubblico. Tranne gli scacchi, intesi come gioco, storia, arte, letteratura, cinema e con i loro 15 secoli di storia alle spalle. Ora la città di Marostica colma questa lacuna per proseguire il ruolo di primo piano che il Veneto ha avuto nella diffusione del gioco fin dalla Repubblica di Venezia attraverso gli scambi commerciali con il mondo islamico, poi nel Rinascimento, quindi in epoca moderna.

Il progetto

L’allestimento del Museo degli Scacchi è stato affidato all’architetto Antonio Ravalli, rinomato per importanti interventi museali in numerose città tra cui Ferrara, Fano, Bergamo. È in via di definizione un comitato tecnico che si occuperà dell’attività del Museo. In programma l’allargamento della collezione attraverso l’istituzione di un fondo per ulteriori acquisizioni. Periodicamente saranno allestite mostre a tema, saranno organizzati incontri con studiosi, verranno promosse iniziative formative e agonistiche. Fondamentale il contributo di Associazione Pro Marostica, custode dell’immenso patrimonio scacchistico legato alla Partita a personaggi viventi, emblema della città. “Non potevamo aspirare ad un progetto più prestigioso– commenta Simone Bucco, presidente di Associazione Pro Marostica, che ha in carico la gestione del Castello Inferiore e l’organizzazione della Partita a Scacchi – Sarà un onore collaborare alla realizzazione di questo Museo che va nella direzione verso la quale tutti abbiamo lavorato in questi anni: gli Scacchi come brand della Città di Marostica, che coniuga tradizione, innovazione, comunità, storia, spettacolo”.

La collezione 

La collezione Giovanni Longo nasce nel 1972 con un set di scacchi regalato dal padre. Ora è composta da oltre 200 set provenienti da ogni parte del mondo e di diverse epoche, figurativi e convenzionali. Dagli scacchi indiani a fini intarsi agli scacchi islamici aniconici, dai primi set da viaggio - come i Pin-Cushion, pezzi policromi in avorio a spillo di fine '700 che si conficcavano in cuscini utilizzati in carrozza dagli aristocratici durante i lunghi tragitti - ai primi set utilizzati nei Caffè parigini e londinesi nell’800. Un'attenzione particolare è dedicata alle realizzazioni di artisti moderni. Per citarne solo alcuni, il Minotaurs del tedesco Paul Wunderlich, la Scacchiera Rosenthal di Marcello Morandini, Il gioco del mondo di Giò Pomodoro, il Puzzle chess set di Franco Rocco e gli splendidi Scacchi di Baj, 32 pezzi in legno di circa 75 cm su una scacchiera di 272 x 272 cm. ”Ho voluto mettere a disposizione del pubblico l’intera mia raccolta – ha detto Giovanni Longo, imprenditore eno-gastronomico, insignito del titolo di Maestro ad honorem nel 2012 dalla Federazione scacchistica - per contribuire a una più vasta conoscenza della storia, della cultura del gioco degli scacchi che sono anche arte, letteratura, cinema. Sono convinto che ora anche altri collezionisti aderiranno all’iniziativa di Marostica evitando in tal modo che il frutto della loro passione vada un giorno semplicemente disperso. Sarebbe un delitto”.

Ultimo aggiornamento: 19:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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