Respinto dal giudice di Milano il ricorso di Marica Ricutti, la madre lavoratrice licenziata da Ikea, che considerava il licenziamento "discriminatorio" e che chiedeva il reintegro e il risarcimento del danno. Per il giudice non c'è stata discriminazione: i comportamenti dell'ex dipendente sono stati "di gravità tali da ledere il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore", La donna era stata licenziata dall'azienda svedese perché non riusciva a osservare gli orari che le venivano imposti in quanto madre di due figli piccoli di cui uno disabile. La ex addetta di Ikea lavorava da quasi vent'anni nello stabilimento di Corsico, nel milanese.
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