Violenza contro le donne: firmato protocollo per favorire la prevenzione e sostenere le vittime

Lunedì 3 Giugno 2019 di Roberto Lazzarato
Bassano Protocollo contro violenza donne
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BASSANO. Firmato nella città del Grappa un accordo-quadro di rete tra istituzioni pubbliche e associazionismo per favorire la prevenzione della violenza contro le donne e i minori e sostenere le vittime. Un protocollo regionale presentato oggi nell’ospedale San Bassiano dall’assessora Manuela Lanzarin, dal commissario dell’azienda sanitaria Pedemontana Bortolo Simoni, dal direttore del distretto 1 di Bassano Francesca Busa, dal viceprefetto di Vicenza Renata Carletti e dal neosindaco di Bassano del Grappa, Elena Pavan.
«Il Veneto ha una buona legge per prevenire la violenza di genere e un’ottima rete di strutture e di servizi pubblici e privati per proteggere le donne – ha premesso l’assessora Lanzarin, - con indici di copertura superiori alla media nazionale: un centro antiviolenza ogni 120 mila donne e un punto di primo ascolto ogni 63 mila donne.» Ora il passo successivo, coinvolgendo comuni, distretti e aziende sanitarie, «è mettere in rete le esperienze esistenti ed estendere le buone prassi a tutto il territorio regionale. Il protocollo comune nel distretto bassanese dell’Ulss Pedemontana è finalizzato a valorizzare quanto si sta già facendo, specificare compiti e funzioni dei diversi soggetti coinvolti e aiutare la condivisione di informazioni e azioni, tra pubblico e privato. Obiettivo: aiutare ogni donna in difficoltà a sentirsi accolta e protetta e accompagnarla con il miglior percorso possibile verso una condizione di serenità e di autonomia
Il protocollo territoriale, di validità triennale, vincola alla collaborazione reciproca Ulss, Pronto soccorso, consultori familiari, medici, gestori dei centri antiviolenza, Prefettura, Procura, forze dell’ordine, avvocati, comune di Bassano e Provincia di Vicenza, ufficio scolastico territoriale. «Il Bassanese e l’area della Pedemontana – ha concluso l’assessora – hanno una consolidata esperienza di servizi e iniziative, da Spazio Donna agli operatori appositamente formati del Pronto Soccorso, a favore di donne e minori vittime di violenza.  La responsabilizzazione di tutti i soggetti aderenti aiuta ad avere procedure condivise di reperibilità h 24, modalità comuni di accoglienza e sostegno e di valutazione dei casi, accordi per la copertura dei costi dell’accoglienza e dei percorsi protetti.»
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