VICENZA - Ha minacciato di suicidarsi, lanciando l'allarme al "Telefono azzurro" ma si trattava di uno scherzo. E ora il protagonista di quanto avvenuto rischia una denuncia per procurato allarme.
Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando la Questura di Vicenza è stata contattata telefonicamente da una psicologa, volontaria del "Telefono Azzurro", che qualche istante aveva chiuso il collegamento chat con un giovane che, dicendo di avere 15 anni e di abitare a Bassano, le aveva dichiarato l'intenzione di farla finita.
A quel punto la polizia postale berica si è immediatamente messa al lavoro, potendo disporre di poche tracce, ossia la frase della chat inviata al "Telefono azzurro" e l’indirizzo ip da cui è partita la segnalazione. E' così emerso che il presunto protagonista dell'allarme non risiede nella città del Grappa ma a circa 800 chilometri di distanza, precisamente ad Avellino e che l’utenza è intestata ad un 52enne, incensurato, che potrebbe avere figli maschi. Del fatto sono stati avvertiti i poliziotti della Questura di Avellino che in queste ore stanno procecendo.
Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 15:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando la Questura di Vicenza è stata contattata telefonicamente da una psicologa, volontaria del "Telefono Azzurro", che qualche istante aveva chiuso il collegamento chat con un giovane che, dicendo di avere 15 anni e di abitare a Bassano, le aveva dichiarato l'intenzione di farla finita.
A quel punto la polizia postale berica si è immediatamente messa al lavoro, potendo disporre di poche tracce, ossia la frase della chat inviata al "Telefono azzurro" e l’indirizzo ip da cui è partita la segnalazione. E' così emerso che il presunto protagonista dell'allarme non risiede nella città del Grappa ma a circa 800 chilometri di distanza, precisamente ad Avellino e che l’utenza è intestata ad un 52enne, incensurato, che potrebbe avere figli maschi. Del fatto sono stati avvertiti i poliziotti della Questura di Avellino che in queste ore stanno procecendo.