VICENZA - «Il Tribunale di Vicenza, mandato avanti dagli alpini che spostano faldoni e dai detenuti che li scannerizzano, sarebbe la soluzione dello Stato per rispondere alla chiusura del Tribunale di Bassano le cui pratiche passano proprio a Vicenza? Se fosse una barzelletta farebbe ridere di gusto, invece è l'incredibile realtà della giustizia in Veneto. In questa Regione lo Stato non la garantisce più, perché se Vicenza è il caso limite, Venezia, Verona e Treviso non stanno meglio.
Quando i faldoni viaggiavano giornalmente in auto da Bassano a Vicenza
Alla faccia di uno dei fondamenti della democrazia e della Costituzione». Con queste parole il presidente della Regione Veneto Luca Zaia esprime «grave preoccupazione e sconcerto per l'inerzia di Roma per l'emergenza organici che, in Veneto in particolare, sta rallentando le risposte che il sistema giudiziario deve dare ai cittadini e al sistema delle imprese, per le quali i tempi della giustizia costituiscono un fondamentale elemento di competitività». «In questo quadro - incalza il governatore - il Veneto, che quando può arrangiarsi sa generare eccellenze, sta pagando con un record negativo la mancanza di risposte dello Stato.
A Vicenza il rapporto tra abitanti e magistrati è meno della metà della media italiana, uno ogni 23 mila cittadini; la Corte d'Appello di Venezia, come hanno pubblicamente testimoniato i responsabili degli uffici, si occupa di quasi 5 milioni di abitanti con un amministrativo ogni 15.500.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout