Terrorismo: arrestati 4 kosovari
«Questo sarà l'ultimo Papa»
Perquisizioni anche in Veneto

Martedì 1 Dicembre 2015
Terrorismo: arrestati 4 kosovari «Questo sarà l'ultimo Papa» Perquisizioni anche in Veneto
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VICENZA - La Polizia di Brescia, in collaborazione con la Polizia Kosovara, sta eseguendo perquisizioni e arresti, in Italia e in Kosovo, a carico di quattro cittadini kosovari ritenuti responsabili dei reati di apologia al terrorismo e istigazione all'odio razziale. Quello che è considerato la "mente" del gruppo, un cittadino kosovaro che ha vissuto diverso tempo in Italia, è stato arrestato in Kosovo dalle autorità di quel paese, mentre gli altri tre sono stati arrestati in Italia, dove vivevano da tempo. Contestualmente agli arresti, gli investigatori hanno fatto scattare una serie di perquisizioni a Brescia, in provincia di Vicenza e Perugia.



L'operazione "Van Damme", condotta dagli agenti della Digos di Brescia e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia, ha permesso di disarticolare una compagine terroristica che, anche attraverso l'uso dei social network, propagandava l'ideologia jihadista. I riscontri investigativi hanno evidenziato, sottolinea la polizia, la presenza di «pericolosi indicatori di fanatismo religioso estremistico a carico dei componenti del gruppo criminale, i quali sul web si mostravano con armi e atteggiamenti caratterizzanti i combattenti del sedicente Stato Islamico».

​Nell'ambito dell'operazione sono stati eseguiti l'arresto del capo cellula rintracciato in Kosovo, l'espulsione a carico di un kosovaro e l'applicazione del regime della sorveglianza speciale per motivi di terrorismo nei confronti di un macedone residente a Vicenza, per la prima volta in Italia, la misura è stata applicata su richiesta avanzata direttamente dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

MINACCE AL PAPA: "QUESTO SARA' L'ULTIMO"
C'erano anche minacce nei confronti del Papa nelle chat degli indagati per terrorismo nell'ambito dell'operazione. Nelle chat, spiegano gli investigatori, si annunciavano «visite dai parte dei terroristi dello Stato Islamico». Gli investigatori hanno trovato frasi come «questo sarà l'ultimo Papa».

Nell'ambito dell'operazione sono stati eseguiti l'arresto del capo cellula rintracciato in Kosovo, l'espulsione a carico di un kosovaro e l'applicazione del regime della sorveglianza speciale per motivi di terrorismo con il ritiro del passaporto nei confronti di un macedone residente ad Arzignano (Vicenza), dove l'uomo vive in un appartamento situato in un condominio in via XXV Aprile.

INDAGINI PARTITE DA FACEBOOK
Le indagini hanno preso il via dall'individuazione su Facebook del gruppo "Me ose, pa tu, Hilafeti eshte rikthy" al quale Imishiti Samet aveva aderito, utilizzandolo per la propaganda verso internauti provenienti dai Balcani e residenti in Italia.

La base italiana di Samet era in un appartamento a Chiari nel Bresciano dove in mattinata è stato trovato ed espulso dal territorio il fratello dell'uomo, Imishiti Ismail.

Ultimo aggiornamento: 22:00