VICENZA - C'è l'aliquota legata al reddito e quella che fa riferimento alla rendita catastale. Per non parlare di esenzioni e agevolazioni, diverse a seconda del comune che le applica.
Risultato: un caos. Mancano poche ore alla scadenza del pagamento di Imu e Tasi, ma in città e in provincia i contribuenti sono in alto mare. Il termine ultimo è il 16 dicembre, ma privati e aziende sono alle prese con così tante variabili che il versamento del saldo si sta rivelando una corsa ad ostacoli.
La denuncia è della Confcommercio, che bacchetta le amministrazioni locali, colpevoli di aver creato solo confusione. "Che fine ha fatto la semplificazione?", chiede il direttore dell'associazione Ernesto Boschiero.
Sotto accusa il calcolo dei balzelli, ma non solo. Alcuni comuni hanno provveduto a inviare a casa i bollettini, mentre altri non lo hanno fatto. Di più. A volte l'importo dell'ente è diverso da quello previsto dal consulente.
Insomma Imu e Tasi sono diventati un ginepraio che ha messo in crisi migliaia di famiglie. "Nei 121 comuni della provincia abbiamo situazioni così diverse da obbligare i nostri uffici a vagliare caso per caso ogni situazione per avere la certezza di non sbagliare - sbotta Boschiero - Questa è una giungla di norme che fa perdere l'orientamento persino ai più esperti".
Per quanto riguarda il comune capoluogo, gli introiti sono in linea con le previsioni. L'Imu, imposta unica sugli immobili, dovrebbe garantire un gettito di 33,3 milioni di euro, mentre la Tasi, tassa sui servizi indivisibili, si attesterebbe a 10 milioni e mezzo di euro. Totale: oltre 43 milioni di euro.
Una somma destinata a rimpinguare le casse di palazzo Trissino, strette fra patto di stabilità e tagli. "Per agevolare il cittadino stiamo lavorando per creare un portale affinché ciascuno possa conoscere la sua situazione da casa ottenendo anche l'F24 - commenta l'assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri -. Ci auguriamo che sia fatta chiarezza sulle tasse locali".
© RIPRODUZIONE RISERVATA Risultato: un caos. Mancano poche ore alla scadenza del pagamento di Imu e Tasi, ma in città e in provincia i contribuenti sono in alto mare. Il termine ultimo è il 16 dicembre, ma privati e aziende sono alle prese con così tante variabili che il versamento del saldo si sta rivelando una corsa ad ostacoli.
La denuncia è della Confcommercio, che bacchetta le amministrazioni locali, colpevoli di aver creato solo confusione. "Che fine ha fatto la semplificazione?", chiede il direttore dell'associazione Ernesto Boschiero.
Sotto accusa il calcolo dei balzelli, ma non solo. Alcuni comuni hanno provveduto a inviare a casa i bollettini, mentre altri non lo hanno fatto. Di più. A volte l'importo dell'ente è diverso da quello previsto dal consulente.
Insomma Imu e Tasi sono diventati un ginepraio che ha messo in crisi migliaia di famiglie. "Nei 121 comuni della provincia abbiamo situazioni così diverse da obbligare i nostri uffici a vagliare caso per caso ogni situazione per avere la certezza di non sbagliare - sbotta Boschiero - Questa è una giungla di norme che fa perdere l'orientamento persino ai più esperti".
Per quanto riguarda il comune capoluogo, gli introiti sono in linea con le previsioni. L'Imu, imposta unica sugli immobili, dovrebbe garantire un gettito di 33,3 milioni di euro, mentre la Tasi, tassa sui servizi indivisibili, si attesterebbe a 10 milioni e mezzo di euro. Totale: oltre 43 milioni di euro.
Una somma destinata a rimpinguare le casse di palazzo Trissino, strette fra patto di stabilità e tagli. "Per agevolare il cittadino stiamo lavorando per creare un portale affinché ciascuno possa conoscere la sua situazione da casa ottenendo anche l'F24 - commenta l'assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri -. Ci auguriamo che sia fatta chiarezza sulle tasse locali".
