VICENZA - Popolare Vicenza, il sindacato chiama in causa Bce, Banca d’Italia e Consob dopo la bocciatura dell’azione di responsabilità verso gli ex amministratori (che poi in gran parte siedono ancora in cda) decisa il 26 marzo. «Quello che è accaduto sabato all’assemblea degli azionisti della Popolare di Vicenza è vergognoso, scandaloso e dannoso per l’intero settore bancario italiano - dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza dei bancari -: votando no all’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici, un manipolo di azionisti, il 18,64% del capitale intervenuto (serviva oltre il 50% del capitale rappresentato), si è schierato a favore dell’illegalità, del malaffare, dell’arroganza, forte della convinzione, tutta da dimostrare, che niente potrà essere punito».
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