Oltre 12 milioni per l'ex Dal Molin: «Troppi, intervenga l'Unesco»

Venerdì 6 Ottobre 2017 di Roberto Cervellin
L'ex aeroporto di Vicenza ospiterà un parco di 60 ettari
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VICENZA - «Una scelta che resterà nella storia della città». «Macché, è solo un labirinto di percorsi e costa troppo». Si chiama parco della pace, ma si legge ex Dal Molin.

Il futuro del polmone verde che sorgerà in una parte di quello che fu l'aeroporto civile di Vicenza - l'altra è occupata dalla nuova base americana - è scritto nero su bianco in un progetto da oltre 12 milioni di euro, due terzi dei quali stanziati dallo Stato nell'ambito della partita delle compensazioni.

A distanza di tempo, le proteste per l'arrivo dei soldati Usa non si sono placate, come dimostra la manifestazione prevista il 7 ottobre davanti alla Ederle. A queste rischiano ora di aggiungersi quelle sulla riqualificazione dei 60 ettari di terreno ora abbandonati. Il sindaco Achille Variati parla dell'arrivo di quasi 10 mila piante, ma anche di laghi, canali, prati, passerelle, strutture sportive, aree didattiche e piste ciclabili.

Il piano però non piace né ad alcuni ambientalisti né ai pacifisti, i quali sulla questione hanno inviato una lettera-segnalazione all'Unesco. A firmarla, tra gli altri, Civiltà del verde, coordinamento papa Giovanni XXIII, No Dal Molin e Cristiani per la pace. «Il disegno è estraneo al contesto che lo circonda - osservano - Inoltre richiede costi elevati, sia per la realizzazione che per la manutenzione».

Insomma, sul riordino dell'area è scontro totale. Ma palazzo Trissino tira dritto e annuncia una gara europea per i lavori. E sulle spese di gestione Variati replica: «Non saranno eccessive. Abbiamo studiato soluzioni innovative per contenerle a 140 mila euro l'anno».
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