ROMANO D’EZZELINO - A un odontoiatra con lo studio in paese la guardia di finanza ha contestato un’enorme evasione fiscale. Il 49enne S.B. tra il 2014 e il 2018 non avrebbe dichiarato compensi per oltre mezzo milione di euro. Un’evasione fiscale che sarebbe maturata anche con un'ingiustificata assunzione della moglie, gonfiando l’affitto dello studio e con il lavoro in nero quattro collaboratori. Dall’indagine delle fiamme gialle l’odontoiatra avrebbe alleggerito il proprio carico fiscale aumentando l’importo del canone di locazione dello studio e con l’assunzione della moglie avrebbe ottenuto indebite risorse finanziarie a favore della società dentistica. Il tutto per diminuire le tasse da versare al fisco. Il professionista ha respinto ogni accusa ed è deciso a dimostrare l’infondatezza della contestazione della guardia di finanza.
Ultimo aggiornamento: 09:28
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