Discarica Melagon, rischi sul bacino
dell'Oliero: Valbrenta chiama Asiago
Perli: «Fare presto come per i Pfas»

Mercoledì 18 Maggio 2016 di Roberto Lazzarato
Altopiano. Discarica Melagon. Il "regionale" Finco e il sindaco Perli

VALBRENTA - Botta e risposta fra primi cittadini della Valbrenta e dell’Altopiano sul problema della discarica Melagon. L’allarme piovuto da più parti sul pericolo ambientale, giunto non solo nel nostro territorio, ma anche in Regione e a Roma, i cui aspetti negativi potrebbero coinvolgere la Valbrenta, continua a tenere desta l’attenzione sull’argomento della discarica Melagon. I risvolti, come ribadito dai parlamentari del Movimento 5 Stelle nel loro intervento in Senato, potrebbero infatti interessare «l’integrità ambientale e la salute della collettività, considerato che fattori esterni, anche di tipo sismico e di tracimazione, potrebbero condurre ad un potenziale disastro ambientale inquinando le acque del secondo bacino acquifero più importante d’Europa», nella fattispecie, quello di Oliero.

Alle accuse di immobilismo degli amministratori dell’Altopiano lanciate dal sindaco di Valstagna Carlo Perli, risponde il collega di Asiago Roberto Rigoni Stern, assicurando di aver «convocato gli organi di gestione della discarica, di aver compiuto un sopralluogo e che le relazioni attestano che sono rispettati i parametri previsti. C’è inoltre un accordo con Ava che prevede, dopo l’interramento della discarica, la possibilità di un costante monitoraggio sui rischi d’inquinamento».

«Senza sollevare polemiche - replica il sindaco valligiano Perli, - con immobilismo intendevo che politicamente si doveva intervenire con celerità convocando una conferenza dei servizi. Questo è stato fatto per il caso Pfas a Vicenza e non solo. Informare adeguatamente i cittadini, coinvolgendo tutti gli attori interessati del territorio, ritengo sia compito di ogni sindaco».

Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega Nord Nicola Finco. «Abbiamo già chiesto alla Provincia di darci i dati di monitoraggio per valutare la situazione e capire se c’è bisogno di un intervento. Ho anche chiesto all’assessore regionale di convocare una commissione straordinaria sull’Altopiano per affrontare il problema e verificare se c’è la necessità d’intervenire ed eventualmente in che modo, per mettere in sicurezza l’area a tutela dell’ambiente e per garantire la qualità dell’acqua utilizzata dai cittadini».

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