Il parco delle Rogge attende da anni:
ora c'è lo spauracchio Pedemontana

Sabato 21 Novembre 2015 di Paola Gonzo
Il parco delle Rogge attende da anni: ora c'è lo spauracchio Pedemontana
BASSANO/ROSÀ/CARTIGLIANO - Una storia che inizia da lontano, intricata e della quale gli stessi protagonisti ammettono di non avere - almeno in parte - le idee del tutto chiare. Il parco delle Rogge - e già sulla definizione di parco la discussione non manca - è entrato ultimamente nel mirino delle amministrazioni comunali nel cui territorio si trova (Bassano, Rosà e Cartigliano) a seguito di alcune mozioni del MoVimento 5 Stelle per quel che concerne la nomina di un ente gestore dell'area ma, soprattutto, per la minaccia della superstrada Pedemontana che andrebbe ad attraversarlo in parte.



L'area di circa 250 ettari sarebbe stata riconosciuta ufficialmente come parco da una delibera della regione Veneto nel 2002 - rientrando quindi nell'alveo della legge 40/1984 - ma già da tempo addietro il tutto faceva parte di una zona di tutela della provincia di Vicenza. All'interno dell'area, infatti, è ancora presente il cosiddetto "Cavinon", ossia il tracciato sterrato del decumano DDXI della via Postumia, senza contare la storica chiesetta di San Giorgio e molti altri "reperti" ambientali di indubbio pregio, tra i quali non va dimenticato il prezioso oro bianco, la ghiaia nelle mire di molti cavatori.



I ttre comuni (articolo 27) avrebbero dovuto convocare una conferenza dei servizi, individuare un ente gestore del parco e predisporre un piano ambientale. Tale obbligo non ancora onorato penderebbe dunque come una spada di Damocle sulle tre amministrazioni comunali, in quanto il termine ultimo per adempiere sarebbe marzo 2016, oltre il quale si rischia il giudizio di ottemperanza davanti al Tar.



È in tale contesto che si inserisce la mozione del MoVimento 5 Stelle che in consiglio a Bassano ha in parte raggiunto il proprio scopo, con l'approvazione della necessità di raggiungere in merito un accordo di programma, senza parlare specificatamente, però, di conferenza dei servizi, come viene richiesto dalla legge e senza fare riferimento, inoltre, al termine del 2016.



«Noi auspichiamo - dichiara Anna Maria Conte - vi sia un celere adempimento. Molti affermano che il parco non esiste, ma le delibere di giunta regionale parlano chiaro, senza contare - conclude - che l'inattività dei comuni è in parte responsabile del coinvolgimento della zona nel progetto della Pedemontana».



Affermazione, quest'ultima, non condivisa pienamente dalle tre amministrazioni, tra le quali Rosà chiarisce la propria posizione, soprattutto in merito alla definizione dell'area. «Questo comune - dichiara il sindaco Paolo Bordignon - ha deliberato in merito nel 2005 definendo l'area come "agricola speciale a parco", e predisponendo sulla base di ciò un piano attuativo. Anche le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato ci hanno dato completamente ragione. Per quanto riguarda la Pedemontana - aggiunge - rimaniamo favorevoli alla cosiddetta bretella ovest, assolutamente compatibile con la zona delle Rogge».



Bassano, dal canto suo, ammette di non aver mai deliberato sulla questione. «Sarebbe necessario - afferma il primo cittadino Riccardo Poletto - convocare quanto prima gli interessati attorno ad un tavolo e individuare un ente gestore. Bassano non ha nulla in contrario ad andare avanti con questo iter istitutivo del parco delle Rogge ma per farlo efficacemente, ovviamente, bisogna essere in tre».



«Devo ancora esaminare - si accoda il sindaco di Cartigliano Guido Grego - la mozione presentata dal M5S. Esiste tutto l'interesse di tutelare un'area verde che non va dimenticata. Ciò che deve prevalere, ora, è la tutela del territorio, anche in merito alla questione Pedemontana che comunque, e purtroppo - chiosa - non subirà battute d'arresto per la presenza del parco».
Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA