Si può "copare el mas'cio" in casa ma
guai a vendere o donare sopresse

Sabato 21 Novembre 2015
Si può "copare el mas'cio" in casa ma guai a vendere o donare sopresse
ROSA' - Si può macellare il maiale in casa? Sì, ma con limitazioni. E poi guai a vendere, o anche donare, a un amico salsicce o sopresse ottenute. Lo stabilisce il Comune di Rosà che, su indicazioni Ulss, ha emesso un'ordinanza (probabilmente simile in altri comuni) che autorizzza, sino a fine febbraio 2016, la macellazione di suini al domicilio di chi li alleva (ma con divieto di farlo per conto terzi), ma fino a un massimo di due capi per nucleo famigliare. Ed è stringente la raccomandazione a non cedere parti o carni lavorate a terzi: "E' vietato commercializzare o cedere a qualsiasi titolo carni e prodotti derivati di suini macellato ad uso privato". Una norma che fa un po' a pugni con la tradizione che da sempre vede regali e doni alla cerchia dei conoscenti di parti o salami.



L'ordinanza prescrive le norme a cui ci si deve attenere. Va chiesta intanto l'autorizzazione al Servizio veterinario Ulss, e la macellazione con la lavorazione delle carni può avvenire solo dopo la visita del veterinario ufficiale. Prima di procedere alla macellazione occorre stordire gli animali "con pistola a proiettile captivo". L'operazione va eseguita "esclusivamente da persone che abbiano un adeguato livello di competenza". E durante l'abbattimento vanno risparmiati agli animali dolori, ansia o sofferenze evitabili.



Interessante invece la parte che vieta la cessione di salami e soppresse, o di tagli di carne in caso di suini macellati per uso privato.
Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 13:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA