La gaffe del bilancio: copia e incolla
con Breganze. Marchiori accusa

Martedì 19 Gennaio 2016 di Paola Gonzo
Franco Marchiori
2

ROSSANO - Sempre più sospesa su un filo sottilissimo l'amministrazione Martini, reduce di un consiglio comunale che ha visto le dimissioni dell'assessore Ugo Marinello e, a complicare ancor più le cose, una figuraccia con i controfiocchi messa in luce dal consigliere di minoranza Franco Marchiori, il quale ha evidenziato, senza troppi giri di parole, un errore di non poco conto all'interno del documento di bilancio.

Non numeri, non cifre, non valutazioni. Niente di tutto ciò, se non che, a pagina dieci del documento unico di programmazione, si legge a chiare lettere (e l'errore viene ripetuto anche successivamente) "comune di Breganze" invece che "Rossano". Tutto a causa del nuovo sistema di redazione del bilancio già adottato lo scorso anno da Breganze e preso a modello da Rossano nel 2016. Una gaffe per la quale il sindaco Martini si è scusata, chiudendo tuttavia la stalla a buoi ormai scappati.

«Non si può - incalza Marchiori, mettendo in luce la fragilità di un'amministrazione comunale sull'orlo del baratro e probabilmente impossibilitata a governare per altri due anni e mezzo - scaricare per l’ennesima volta, la responsabilità sui dipendenti comunali, gli errori sono nella parte politica. Ma non sostengo gli amministratori siano degli stupidi o degli incompetenti, la questione è un’altra, questo documento è stato redatto proprio nel mezzo della bagarre fra il sindaco e l’ex assessore Ganassin, a cui sono state ritirate le deleghe proprio il giorno seguente, il 29 dicembre».

«La situazione - prosegue Marchiori - è molto preoccupante e la soluzione sarebbero le elezioni, visto che la coalizione Pdl e Lega non esiste più. Ancor più ridicolo è che quest'ultima si sia tirata indietro dalla giunta ma rimanga in consiglio. Forse la volontà è quella di non replicare quanto accaduto nel 2008, quando la Lega, dopo la sfiducia all'amministrazione, era stata accusata di una sorta di tradimento. Rimanere in consiglio permette di non abbandonare del tutto la nave».

Una vera e propria mozione di sfiducia, quindi, quella chiesta da Marchiori. «Mettiamo fine - afferma il consigliere - allo spauracchio del commissario che arriva e alza le aliquote, quando sappiamo benissimo che nella legge di stabilità è scritto a chiare lettere che queste non possono essere aumentate per l’intero 2016. E basta anche con la storia che se non ci siete più voi la Regione ritira i finanziamenti già stanziati, vorrei proprio vedere con quale faccia e quale motivazione la regione ritira un finanziamento già pubblicato nel Bur».

Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 13:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA