Rosita Celentano in scena ad Asiago
«Bello recitare a casa mia»

Domenica 3 Gennaio 2016 di Stefania Longhini
Rosita Celentano
ASIAGO - «Felice di recitare a casa mia». Rosita Celentano va in scena al teatro Millepini di Asiago con lo spettacolo di e con Pino Quartullo “Qualche volta scappano” (c’è già il tutto esaurito). Ad Asiago Rosita, che oggi ha cinquant’anni, ci ha abitato per qualche anno da quando ne aveva tredici; qui ha frequentato le scuole superiori e pure gli scout, coltivando un sacco di amicizie, e qui torna volentieri ogni volta che può.
«La montagna a me non piace – dice – ma qui sull’Altopiano, con questa montagna dolce, non provo il senso di soffocamento che mi provocano i luoghi con vette troppo alte, dove il sole tramonta presto. Quest’estate sono rimasta qui un mese».

«Sono molto legata a questi posti – continua Rosita – qui ho passato il periodo più bello della mia vita ovvero gli anni in cui ho frequentato gli Scout, che rappresentano perfettamente la mia filosofia di vita: l’attenzione per la natura, vivere tra i boschi, l’attenzione agli animali che poi è andata sempre in crescendo che ora è diventata per me una missione».

Qualche volta scappano” è lo spettacolo che segna il debutto come attrice di Rosita Celentano. «E’ un’esperienza fantastica – dice – in primo luogo perché corona il sogno che avevo fin da bambina di fare l’attrice. Mi son sorpresa del fatto che anche prima della prima non ho avuto ansia, forse sol,o un po’ di timore di dimenticare qualche battuta ma mi sono fidata molto di Pino e di Attilio Fontana che sono con me sul palco e che hanno molta più esperienza di me».

Commedia molto divertente, ironica, pungente ed intelligente, frutto della penna di due autori francesi contemporanei, Daniel e Agnes Bess, “Qualche volta scappano”, nell’adattamento italiano di Quartullo, racconta di un cane che abbandona i padroni. La storia comincia in una sera come tante altre, in casa di Alessandro (Pino Quartullo) e Marzia (Rosita Celentano). Sposati da oltre vent’anni, professionalmente realizzati e legatissimi al loro cane Toutoù, i due coniugi all’improvviso vedono crollare il loro mondo, le loro certezze. O almeno quelle che credevano tali: Alessandro ha portato fuori per il giretto serale Toutoù, ma – ahimè – rientra a casa senza il cane che è fuggito. All’improvviso l’amato quadrupede di casa diviene il rivelatore di disagi e compromessi, l’elemento sublimante di carenze affettive, di vuoti opportunamente celati, ed il detonatore di segreti, complice l’arrivo dell’amico Paolo (Attilio Fontana), figura chiave nella vicenda e nella movimentata serata.

Il personaggio che interpreti ti si addice molto.

«Sì è già molto simile a me – dice Rosita - poi l’ho anche personalizzato con qualche battuta mia, per concessione di Pino Quartullo che è un regista fantastico. C’è pure una battuta in cui viene citata Asiago! Sia Pino che Attilio mi piacciono molto perché non hanno la nevrosi che riscontri di solito nei personaggi dello spettacolo. Ora mi incuriosisce vedere e sapere cosa quelli del mondo dello spettacolo che mi vedono per la prima volta recitare pensano di me. Riguardo a questa rappresentazione vorrei continuare a portarla in giro e magari vorrei farne anche un film».

Adriano e Claudia sono venuti a vederti?

«No, non mi hanno ancora vista. Dovevano venire ad Asiago, ma non credo ci saranno stasera (salvo sorpese, ndr). Spero vengano presto».
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