Nicaragua, schiaffo del dittatore Ortega al Papa. Repressione dura contro la Chiesa: condannato a 26 anni un vescovo

Il prelato si era rifiutato di salire su un volo per gli Stati Uniti assieme ad altri 222 prigionieri politici, tutti oppositori o critici verso la brutalità di Ortega

Sabato 11 Febbraio 2023 di Franca Giansoldati
Nicaragua, schiaffo del dittatore Ortega al Papa. Repressione dura contro la Chiesa: condannato a 26 anni un vescovo

In questi anni segnati da una repressione mai vista contro la Chiesa in Nicaragua, costata espulsioni (persino al nunzio apostolico), intimidazioni a sacerdoti e suore, senza escludere la galera a vescovi e religiosi, Papa Francesco ha scelto di non criticare apertamente, nè condannare il dittatore sandinista Ortega ma di optare per il dialogo sotterraneo anche se finora sembra non avere dato frutto.

L'ultimo atto di questa linea diplomatica portata a incassare senza reagire riguarda la condanna a ben 26 anni di carcere del vescovo Alvarez con l'accusa pretestuosa di aver minato il governo, diffuso false informazioni, ostacolato le funzioni e disobbedito alla autorità civile. Di fatto il prelato si era rifiutato di salire su un volo per gli Stati Uniti assieme ad altri 222 prigionieri politici, tutti oppositori o critici verso la brutalità di Ortega. Alvarez si è rifiutato di lasciare il suo paese e così è stato punito.

Da quando i sandinisti sono diventati il partito al potere nel 1979 la Chiesa cattolica ha subito ciclicamente intimidazioni, persecuzioni e abusi, ed è stata accusata di cospirare contro Ortega. 

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Monsignor Silvio Báez, l'ex vescovo ausiliare di Managua che fu richiamato in Vaticano nel 2019 su richiesta di Ortega, ha scritto su Twitter che esiste un «odio irrazionale e sfrenato della dittatura nicaraguense verso monsignor Rolando Álvarez. Sono vendicativi contro di lui». Poi ha aggiunto che Álvarez, vescovo di Matagalpa, una città a nord di Managua, è una voce coraggiosa e libera nel denunciare la corruzione del governo e le violenze contro gli oppositori.

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Il sito para vaticano Il Sismografo diretto da Luis Badilla, profondo conoscitore dell'America Latina, ha ricordato che in questi anni ci sono state altre decine di sacerdoti costretti a prendere la via dell'esilio per evitare il carcere. Altri invece sono ancora in galera con «reati inventati a tavolino dai giudici di Ortega». «La persecuzione religiosa contro i cattolici in Nicaragua passa anche attraverso le intimidazioni, le minacce, e il controllo amministrativo (celebrazioni della messa, processioni, eventi catechistici  (...). In questo ultimo anno, Ortega ha aggiunto una campagna di insulti contro il Papa, contro la Santa Sede e più in generale contro i cattolici non solo nicaraguensi. Ancora l'altro ieri, Ortega ha definito i vescovi del Paese energumeni».

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La condanna a 26 anni di carcere del vescovo Alvarez è considerata da tanti osservatori significativa «perché fa capire il rapporto di Papa Francesco con le chiese dell'America Latina dove esiste un evidente capitolo aperto sul quale ancora non si parla pubblicamente». La perplessità riguarderebbe soprattutto la scelta di Bergoglio  in quest’ultimo decennio dove sono state fatte scelte episcopali per non dare troppo fastidio ai governi latinoamericani.

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Ultimo aggiornamento: 18:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA