Papa Francesco e l'allarme sul clima e i migranti: «Bisogna fare di più, fenomeni collegati»

Il Papa all'Angelus si è rivolto ai capi di Stato e di governo europei e africani «affinché si presti urgente soccorso e assistenza a questi fratelli e sorelle»

Domenica 23 Luglio 2023
Papa Francesco e l'allarme sul clima e i migranti: «Bisogna fare di più, fenomeni collegati»

Città del Vaticano - La terribile fotografia della mamma con la sua bambina morta di sete nel deserto al confine tra la Libia e la Tunisia sembra essere al centro dell'appello di Papa Francesco ai governi europei e africani.

La tragedia che si è consumata è simile a quella di altre migliaia e migliaia di persone che perdono la vita nel deserto alla ricerca di una vita migliore. 

«Desidero attirare l'attenzione sul dramma che continua a consumarsi per i migranti nella parte settentrionale dell'Africa. Migliaia di essi, tra indicibili sofferenze, da settimane sono intrappolati e abbandonati in aree desertiche». Il Papa all'Angelus si è rivolto ai capi di Stato e di governo europei e africani «affinché si presti urgente soccorso e assistenza a questi fratelli e sorelle». «Il Mediterraneo non sia mai più teatro di morte e di disumanità. Il Signore illumini le menti e i cuori di tutti, suscitando sentimenti di fraternità solidarietà e accoglienza»

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Allo stesso tempo, dopo la preghiera mariana domenicale ha affrontato di petto la questione del climate change, consapevole che i cambiamenti climatici in atto sono alla base anche dei fenomeni migratori. Un aspetto evidenziato anche nella enciclica Laudato Si, promulgata nel 2015. «In questi giorni si stanno sperimentando, qui e in molti paesi, eventi climatici estremi. Da una parte varie regioni sono interessate da ondate anomale di caldo e colpite da devastanti incendi. Dall'altra, in non pochi luoghi vi sono nubifragi e inondazioni, come quelle che hanno flagellato nei giorni scorsi la Corea del Sud».

Infine il richiamo alla comunità internazionale al bisogno di rispettare i limiti delle emissioni di C02 stabiliti nelle conferenze.  «Sono vicino a quanti soffrono e a coloro che stanno assistendo le vittime e gli sfollati». «E per favore - ha aggiunto -, rinnovo il mio appello ai responsabili delle Nazioni perché si faccia qualcosa di più concreto per limitare le emissioni inquinanti. È una sfida urgente e non si può rimandare. Riguarda tutti. Proteggiamo la nostra casa comune». 

Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA