«Hamas per noi è un partito politico».
«Mi colpisce che si invochi da più parti la creazione di corridoi umanitari, che pur nella loro utilità, presuppongono l’ineluttabilità di una guerra, ma nessuno reclami con forza un immediato cessate-il-fuoco» chiarisce l'espomente palestinese. Il giornale vaticano la incalza chiedendole se il suo governo, qualora si arrivasse ad un cessate il fuoco, sarebbe pronto a prendersi in carico l’amministrazione di Gaza e che tipo di rapporti ci sono con Hamas dopo il 7 ottobre.
«Guardi, Hamas è per noi un partito politico palestinese, che è articolato in un braccio politico e uno militare. Ed è un partito che ha una sua rappresentatività elettorale. Ciò detto non credo che oggi sia attuale guardare alle distinzioni in seno al popolo palestinese. Chi sta sotto i bombardamenti selvaggi di Israele in queste ore non discute di queste distinzioni. Ci sentiamo, come popolo, riunificati in un comune sentimento di dolore, frustrazione e indignazione per quanto stiamo subendo. Ci tengo tuttavia a ricordare, per rispondere alla sua domanda, che l’Olp è l’unico rappresentante legittimo del popolo palestinese, e che l’orizzonte dei due Stati rimane il nostro obiettivo strategico».
Israele, un razzo dalla Striscia di Gaza colpisce una casa a Netivot