Israele, fase 3 della guerra: truppe verso Gaza City. Ma Hamas ha 400 chilometri di tunnel: cosa può succedere adesso?

È l’inizio dell’assalto cruciale di quella che i leader israeliani affermano possa essere una guerra lunga e difficile

Lunedì 30 Ottobre 2023
Israele lancia la “fase 2”, truppe verso Gaza City. Ma Hamas può contare su 400 chilometri di tunnel

È iniziata la terza fase delle operazioni contro Hamas. Truppe israeliane stanno avanzando verso Gaza City e sono in vista della città, riportano fonti locali secondo cui le truppe stanno colpendo Sallah-a-din, l’arteria principale che attraverso l’intera Striscia, e i militari sarebbero entrati nella parte orientale del rione Sajaya.

L’esercito israeliano sta intensificando le azioni combinate terra-mare-aria e nelle ultime ore - è l’aggiornamento del portavoce militare - i soldati entrati a Gaza hanno sventato «tentativi di attacchi da parte di numerose cellule terroristiche che cercavano di colpire le truppe». Uccidendo quattro esponenti di spicco di Hamas: Jamil Baba, comandante della forza navale nella Brigata centrale, Muhammad Safadi e Muwaman Hijazi, comandanti dell’unità missili anti tank del battaglione Tuffah, e Muhammad Awdallah, esperto del dipartimento produzione

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Salto di livello

È l’inizio dell’assalto cruciale di quella che i leader israeliani affermano possa essere una guerra lunga e difficile. Nelle ultime ore Israele ha alzato drasticamente il livello del conflitto a Gaza che, nelle parole del premier Benjamin Netanyahu, è destinato a «cambiare il Medio Oriente». Ma secondo molti analisti, anche israeliani, non è chiaro quale sia l’obiettivo preciso del primo ministro su quando e soprattutto come chiudere il conflitto. «Non si può promuovere una mossa di tale portata storica senza un piano per il dopo», afferma alla Bbc Michael Milshtein, a capo del forum per gli studi palestinesi del centro Moshe Dayan dell’università di Tel Aviv. Ora il problema principale è espugnare i 400 chilometri di tunnel sotterranei costruiti dai miliziani palestinesi. Un dedalo così descritto dal capo di Stato maggiore delle Forze armate iraniane, Mohamad Hosein Bagheri, citato dall’agenzia di stampa Tasnim: «Nella parte settentrionale di Gaza quello che i combattenti riferiscono è che hanno costruito più di 400 chilometri di tunnel. Veicoli e motociclette possono anche circolare attraverso alcuni di questi». Secondo il generale, i tunnel hanno un ingresso nella Striscia, mentre l’altro sta dall’altra parte del confine, «dietro le barriere e le forze sioniste». Le Forze di difesa israeliane hanno diffuso immagini in bianco e nero che mostrano i propri tank, i mezzi corazzati e le truppe a Gaza. Nessun dettaglio su quanti soldati siano entrati nella Striscia, né su quanto territorio abbiano guadagnato all’interno o sulle posizioni in cui si trovino. Gli israeliani non hanno voluto chiarire se l’ampliamento delle operazioni rappresenti l’inizio dell’attesa vasta incursione di terra. Come evidenzia di Washington Post, i primi movimenti e gli obiettivi a breve termine dell’operazione di terra sono rimasti avvolti dal segreto. Secondo analisti militari israeliani sembra che le Forza di difesa si muovano lentamente, con cautela, alla ricerca di trappole esplosive di Hamas da distruggere, di tunnel intorno al perimetro della Striscia in preparazione di corridoi per il dispiegamento rapido di tank e truppe alla periferia di Gaza City. Al momento, sottolinea Milshtein, le truppe israeliane operano principalmente ai margini di questo fazzoletto di terra, nei campi e nelle località sgomberate dagli abitanti, intorno al valico di Erez nel nord di Gaza.

 

Gli attacchi

I media palestinesi, scrive il Guardian, informano che attacchi aerei israeliani hanno colpito aree vicino agli ospedali Shifa e al-Quds di Gaza City e che militanti palestinesi si sono scontrati con le forze israeliane in un’area di confine a est della città di Khan Younis, nel sud dell’enclave. Gli attacchi segnalati vicino agli ospedali sono avvenuti dopo che la Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato domenica di aver ricevuto avvertimenti dalle autorità israeliane di evacuare immediatamente l’ospedale di al-Quds, dove secondo quanto riferito hanno cercato rifugio 14.000 persone. Israele ha accusato Hamas di collocare centri di comando e altre infrastrutture militari negli ospedali di Gaza, cosa che il gruppo nega, mentre il ministero della Sanità della Striscia, guidato da Hamas, aggiorna a 8.000 persone il bilancio delle vittime tra i palestinesi, per lo più donne e minori. L’autodichiarata «seconda fase» del conflitto è stata in gran parte tenuta segreta da Gerusalemme, con le forze che si muovono nell’oscurità e un blackout delle telecomunicazioni che ha isolato i palestinesi. Domenica il taglio delle linee telefoniche e di Internent sembrava si fosse attenuato lasciando spazio a sporadiche riprese delle comunicazioni, ma il fornitore di tlc Paltel ha precisato che gli attacchi aerei israeliani hanno provocato una nuova interruzione in alcune zone del nord della Striscia, dove Hamas ha centri di comando.

Aiuti umanitari

Intanto 60 camion con aiuti umanitari hanno attraversato la linea egiziana del valico di Rafah e sono diretti nella Striscia per portare generi di prima necessità alla popolazione civile, fa sapere una fonte militare egiziana citata dal canale di notizie Al Qahera. «Si tratta della quantità maggiore di aiuti in rotta verso Gaza da quando è iniziata la consegna il 21 ottobre», aggiunge. Nelle ultime ore sono 33 i mezzi con aiuti umanitari entrati a Gaza, calcola l’Ocha, l’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, spiegando che si tratta del «maggior numero» di camion con acqua, cibo e dispositivi medici giunti nella Striscia da quando, il 21 ottobre, è stato riaperto il valico di Rafah con l’Egitto. Comunque sia è necessaria «una quantità molto maggiore» di aiuti per evitare il peggioramento della «terribile situazione umanitaria» di Gaza, sottolinea l’Ocha. E serve «l’ingresso urgente di carburante indispensabile per far funzionare le apparecchiature mediche negli ospedali, le strutture idriche e igienico-sanitarie».

Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 08:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA