Città del Vaticano - «Nessun profitto è legittimo quando vengono meno l’orizzonte della promozione integrale della persona umana, della destinazione universale dei beni, dell’opzione preferenziale per i poveri, e della cura della nostra casa comune». Il messaggio che diffonde Papa Francesco alla vigilia della Economy of Francesco, la anti Davos che si apre ad Assisi in questi giorni e che chiuderà con un messaggio sabato mattina, è piuttosto chiaro per tutto il mondo imprenditoriale e finanziario del mondo.
“Economy of Francesco”: tutto pronto ad Assisi per i mille giovani economisti
«Questo attribuisce alla vostra organizzazione la capacità di orientare le scelte, di influenzarne i criteri, di valutare le priorità per le aziende, le università, gli organismi sovranazionali, i governi nazionali e locali, e per coloro che prendono decisioni a livello politico. Voi siete ben consapevoli di questo vostro “potere”. Ad esso dovrebbe affiancarsi costantemente la volontà di indirizzare le vostre analisi e le vostre proposte verso scelte coerenti con il paradigma dell’ecologia integrale. Una buona domanda da porsi per valutare ciò che funziona e ciò che non funziona sarebbe: quale mondo vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti? »
Papa Francesco invita a riflettere sugli effetti diretti e indiretti delle decisioni politiche, l’impatto sull’attività economica e finanziaria ma, ancora prima, sulle comunità, sulle persone, sull’ambiente.
«Cosa può fare il consulente di decisioni in questo contesto difficile e incerto? Può fare molto. Può impostare le sue analisi e le sue proposte secondo uno sguardo e una visione integrali: infatti, lavoro dignitoso delle persone, cura della casa comune, valore economico e sociale, impatto positivo sulle comunità sono realtà tra loro connesse» ha detto durante l'udienza in Vaticano.
Papa Francesco ripercorre le linee salienti della enciclica Laudato Si per rammentare che «gli schemi vecchi hanno funzionato solo in parte, in contesti diversi. Oggi occorre «aiutare l’uomo anche a riconoscere la validità di strategie economiche che mirino anzitutto alla qualità globale della vita raggiunta, prima ancora che all’accrescimento indiscriminato dei profitti, ad un benessere che se vuol essere tale è sempre integrale, di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. Il mio auspicio è che voi possiate aiutare le organizzazioni a rispondere a questa chiamata».