Città del Vaticano – Era il 1972 quando in Vaticano si disputò il primo campionato di calcio.
L'attività della associazione calcistica del Papa formata dai dipendenti della Santa Sede in questi anni si è sviluppata attorno a diversi progetti di beneficenza. Dal primo campionato che si chiamava “Coppa dell’Amicizia” a cui parteciparono solo sette squadre di strada ne ha fatta. Da allora la competizione ha iniziato a svolgersi annualmente, poi nel 1985 è arrivata la Coppa Vaticana e dal 2007 anche la Supercoppa Vaticana. Oggi il campionato è un torneo tra squadre che rappresentano i vari dicasteri di curia e i diversi uffici: la squadra dei Musei Vaticani, delle Poste Vaticane, dei Servizi Economici, delll’Archivio Apostolico, della Gendarmeria, delle Guardie Svizzere, della Fabbrica di San Pietro, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dell’Associazione santi Pietro e Paolo, della Radio Vaticana, del Governatorato, della Farmacia, della Tipografia, dell’Osservatore Romano e persino dello IOR. Naturalmente esiste anche una nazionale bianca-gialla – i colori del Vaticano - dotata di un nome un po' ampolloso: Rappresentativa di Calcio dei Dipendenti Vaticani (chiamata sempre più a dare vita a eventi benefici. Dal giugno 2018 l’Associazione ha anche una 'nazionale' femminile.
Tra gli appuntamenti più applauditi che i calciatori del Papa hanno portato avanti c'è stata la partita con Il Principato di Monaco, con i parlamentari della Slovenia, della Germania (Wittenberg). Quest'ultima disputata per i 500 anni dalla pubblicazione delle tesi di Lutero per contribuire così al processo di pacificazione tra cattolici e luterani. Poi ancora la partita con le vecchie glorie del Borussia Monchengladbach, mentre in Italia ci sono state tante partite con ospedali, carceri, gruppi della Croce Rossa e dell’Avis. Eventi che hanno permesso la raccolta fondi a favore di organizzazioni e strutture ospedaliere impegnate nella lotta contro malattie particolarmente gravi.