Perugia, in tempi di crisi e caro bollette occhio alla truffa di pellet e legna: spuntano le finte vendite

Mercoledì 12 Ottobre 2022 di Giovanni Camirri
Perugia, in tempi di crisi e caro bollette occhio alla truffa di pellet e legna: spuntano le finte vendite

PERUGIA - La crisi rende sempre di più l’uomo ladro.

E così abili truffatori propongono su siti più o meno farlocchi e su pagine social che durano il tempo di “spennare” le malcapitate vittime. L’esigenza di far fronte alle crescenti spese per le utenze domestiche e non solo, spinge sempre più persone a cercare occasioni a buon prezzo. Occasioni, però, che sovente si trasformano in una vera e propria truffa. Così chi è già in difficoltà perde pure il denaro, cifre tra 500 e mille euro in media, che magari ha messo da parte per tentare di fronteggiare in qualche modo, e finché possibile, i rincari. I casi all’attenzione della polizia riguardano in particolare diversi episodi che riguardano la compravenda via Internet di legna da ardere o pellet.

IL PARTICOLARE

La ricerca sempre più frenetica di occasioni per ridurre le spese porta a fidarsi di proposte che poi si rivelano, con tutte le conseguenze che ciò comporta, dei veri e propri “pacchi”. Chi li architetta agisce, stando alla casistica generale, su larga scala e spesso per tempi ridotti. Si pubblica un annuncio, su un qualche sito o pagina social, dove si propone la merce ad un prezzo d’acquisto molto, molto conveniente. L’acquirente contatta il venditore, si pattuisce il quantitativo di merce, si effettua il pagamento che avviene sempre in via telematica, e si attende la consegna dei prodotti. Consegna che non avviene mai mentre il denaro, invece, è sparito. Il passaggio successivo è la presentazione di denuncia per l’attivazione delle indagini tese a risalire all’autore della truffa. Sempre più spesso chi pone in essere questi comportamenti criminali viene individuato. Ne sono un esempio anche le indagini, alcune pure recentissime, della polizia i cui investigatori sono riusciti a dare un nome ed un volto agli autori di queste truffe e quindi a denunciarli. Una tipologia di reato, questa, che va a colpire chi più ha bisogno e proprio per questo, in particolare in questa fase di profonda crisi, è ancor più grave.

IL VADEMECUM

Dalla polizia arrivano i consigli per evitare di rimanenre impantanati, e quindi gabbati, in situazioni di questo tipo. Il vademecum anti truffa si apre col “Non fidarsi di prezzi palesemente scontati o eccessivamente convenienti”. Quando un prezzo è “troppo buono” può trasformarsi nell’anticamera del tranello. Quindi è sempre meglio verificare controllando i prezzi di listino rispetto a quelli proposti dal venditore che poi si scopre essere un truffatore. È sempre bene verificare i contatti (url, mail, numeri telefonici) del venditore attraverso un qualsiasi motore di ricerca. Inserire l’indirizzo di un sito, quella di una mail o un numero telefonico come fosse una qualsia ricerca in rete può aprire link dove si ci possono essere segnalazioni d’allerta che sono utilissime per seguire la giusta via ed evitare così bruttissime sorprese. Un buona, anzi, buonissima pratica è quella di scegliere per navigare siti o pagine social ufficiali. Non va poi dimenticato che ci si può accertare, anche attraverso il mare magnum della rete, della reale esistenza dei prodotti proposti e soprattutto delle marche che li avrebbero prodotti. C’è poi il ricorso, possibile a chiunque, alle associazioni di difesa dei consumatori e, comunque e sempre, alle forze dell’ordine. Una semplice, ma fondamentale verifica, è l’arma più utile che chiunque può mettere in campo per contrastare i truffatori e vanificare i loro progetti criminali.

Ultimo aggiornamento: 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento