Narnese in vacanza salva un tedesco colpito da infarto

Giovedì 31 Agosto 2023 di Francesca Tomassini
Narnese in vacanza salva un tedesco colpito da infarto

IL CASO

Va in vacanza e diventa un eroe. Narnese salva un turista colpito da infarto. Una storia a lieto fine che ha visto protagonista Samuele Minciarelli, operaio alle acciaierie e organizer sul territorio per il M5S e un uomo di nazionalità tedesca di settantasei anni. Sono entrambi in vacanza a Igea Marina e alloggiano in un hotel sul lungomare.

IL RUMORE

«Ero in vacanza con la famiglia - racconta Minciarelli - quel giorno mia moglie e mia figlia erano già scese in spiaggia, io mi sono attardato un attimo in albergo e stavo per raggiungerle. A un certo punto però - continua - ho sentito del trambusto in corridoio, mi sono affacciato e ho sentito delle voci provenire dalla camera accanto alla mia. C'era il proprietario dell'albergo che chiamava aiuto. Sono entrato nella stanza e l'ho visto sopra un uomo steso sul letto privo di conoscenza, mentre cercava di praticargli un massaggio cardiaco». Sono attimi concitati, la moglie e il figlio del tedesco sono nel panico. «Fortunatamente a maggio avevo frequentato il corso Blsd promosso proprio dal M5S - racconta ancora - ho cercato di fare mente locale il più velocemente possibile. Ho detto all'albergatore che sarebbe stato meglio mettere l'infartuato a terra. Così abbiamo fatto e abbiamo continuato il massaggio. Siamo andati avanti dandoci in cambio per circa quindici minuti. Poi è arrivato il 118».
I sanitari devono comunque utilizzare il defibrillatore per rianimare e stabilizzare l'uomo. Poi il trasporto in ospedale. «Nei giorni successivi - spiega ancora Minciarelli - la moglie mi ha raccontato che è stato operato d'urgenza, poi è stato in coma per un giorno e adesso è in via di ripresa. Ne sono contento». La voce fra gli ospiti dell'hotel si sparge subito. Qualcuno lo chiama eroe, qualcun altro per sdrammatizzare butta lì una battuta.

LIETO FINE

«La moglie e il figlio continuavano a ringraziarmi, mia moglie lì per lì era incredula. Ricordo che provava a chiamarmi per sapere come mai ci stessi mettendo tanto a raggiungerle. Da parte mia, mai come questa volta - commenta l'autore del salvataggio - sono stato contento di aver fatto un corso. E pensare che mi sono iscritto quasi per caso. Pensando che in fondo le probabilità che avrei messo in pratica queste nozioni erano vicine allo zero. E invece. Quello che mi ha impressionato - chiude - è quanto sia diversa la simulazione su in manichino dall'intervento su un corpo umano. Il manichino è di plastica, con le molle ma comunque molto più malleabile rispetto a un corpo di ossa e muscoli che oppone molta più resistenza. Di conseguenza anche lo sforzo fisico per effettuare il massaggio è molto più intenso».

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