Ivg, i numeri dei sanitari obiettori di coscienza in ospedale a Terni restano un rebus

Martedì 21 Dicembre 2021 di Sonia Montegiove
Ivg, i numeri dei sanitari obiettori di coscienza in ospedale a Terni restano un rebus

Qual è la percentuale di medici ginecologici, anestesisti e personale sanitario non medico obiettore di coscienza che lavora in ospedale a Terni?

Circa nove mesi fa, tramite accesso civico generalizzato, abbiamo chiesto ufficialmente il numero di medici ginecologi, anestestiti, infermieri e Oss impiegati in ospedale e il numero di quelli che hanno fatto obiezione di coscienza.

Numeri mai nati, ovvero ancora non pervenuti se non (a seguito di ulteriore sollecito al Responsabile della Trasparenza dell'Azienda Ospedaliera) quelli riferiti al personale medico obiettore (33 persone, probabilmete da ripartire tra ginecologi e anestesisti) e quello del personale sanitario non medico obiettore (10). Numeri che da soli non informano, visto che andrebbero letti insieme al dato mai comunicato neppure dietro sollecito: il totale dei medici e del personale impiegato in ospedale, utile per calcolare la percentuale di obiezione ospedaliera. Per conoscere l'organico si sarebbe potuto verificare nella sezione amministrazione trasparente presente nel sito, ma per ora è aggiornata al 2019. Qual è la situazione in merito all'attuazione della 194 nel ternano? I dati forniti (dopo diversi mesi di attesa causa covid) da Asl Umbria 2 mostrano una situazione non critica nei due presidi ospedalieri di Narni/Amelia e Orvieto, dove si ha una percentuale di medici obiettori pari al 28% su Orvieto (solo 2 su 7 sono obiettori) e al 33% su Narni/Amelia (1 su 3 è obiettore). Indubbiamente peggiori le percentuali di medici obiettori negli altri ospedali umbri, dove si rileva il 100% a Branca, l'88% a Foligno, l'80% a Spoleto e il 76% a Perugia.

Perché servono dati aperti sull'obiezione per struttura? L'indagine giornalistica Mai dati, condotta a livello nazionale e basata su accessi civici inviati alle singole aziende ospedaliere e sanitarie, dimostra quanto la relazione annuale sullo stato di salute della 194, pubblicata dal Ministero della Salute, restituisca una fotografia poco utile a comprendere l'effettiva attuazione della legge. In Umbria, per esempio, la relazione parla di una percentuale media regionale pari al 62,5% per i medici obiettori che nasconde la presenza di casi di obiezione di struttura invece presenti. La pubblicazione periodica dei dati sul numero di obiettori negli ospedali aiuterebbe a comprendere l'effettivo stato di attuazione della 194, Azienda ospedaliera di Terni compresa, e non costringerebbe giornalisti (e neppure semplici cittadini) a fare accesso civico per avere informazioni che dovrebbero essere esposte per principio di trasparenza. 

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Ultimo aggiornamento: 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA