AMELIA Spara al gatto in pieno centro abitato.
«Avevamo fatto uscire Spritz - racconta il proprietario - come di consueto. Non è rientrato ma non era la prima volta». La mattina dopo, sul presto, l'uomo va al lavoro. «Verso le 9 però - continua - ho ricevuto la telefonata di una vicina che mi diceva di aver trovato un gatto morto che somigliava al nostro. Sono tornato subito a casa e purtroppo era proprio Spritz. So che l'anno ucciso in quella fascia oraria perchè un vicino mi ha riferito di aver notato l'animale a terra già la sera prima intorno alle 23 senza però riconoscerlo». Una morte che però appare subito sospetta. «Non c'era sangue - racconta ancora - nè segni di trauma da impatto, per esempio con un'auto. Ho pensato a una recidiva della malattia (il gatto era stato curato per lungo tempo per la Fip ndr). Per questo ho deciso di portarlo alla veterinaria, per capire». Il responso della dottoressa è uno shock. «Gli ha fatto una lastra - racconta ancora - e si è visto chiaramente il proiettile». Una vita breve e tutta in salita quella di Spritz. «Insieme alla mia compagna, avevamo deciso di prendere questo gattino di circa tre mesi. Un animaletto tanto curioso quanto diffidente nei confronti degli umani. Avvicinarlo, farlo mangiare, è stata tutta un'impresa. Poi, quando aveva iniziato ad abituarsi alla vita in famiglia, era venuta fuori la Fip. L'avevamo curato, alla fine si era ripreso. Stavamo bene, mai avremmo pensato che potesse fare questa fine».
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